La crisi non si ferma e le aziende continuano a chiudere, sommerse da debiti e da crediti ancora da riscuotere. Governo e società puntano il dito contro le banche accusate di non erogare soldi alle imprese. Ma Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, non ci sta a passare per colpevole e passa al contrattacco. “Piaccia o no, prima o poi si dovrà prendere atto che le banche italiane sono quelle che sopportano il peso fiscale più alto in Europa. E dovendo operare in un mercato unico, a ciò si dovrà porre rimedio” spiega Ghizzoni in un’intervista al Messaggero. “Con l’Unione bancaria parte un mercato più aperto, più omogeneo e più competitivo. È chiaro che nel confronto europeo chi ha condizioni e regole domestiche più penalizzanti sarà sfavorito nella competizione. E questo certamente non è un bene per il Paese”
L’ad delinea poi il piano quadriennale del suo istituto: “puntiamo a erogare nuovo credito per 120 miliardi entro il 2018” è la promessa. La situazione dei prestiti? “In generale – continua Ghizzoni – a noi risulta che la situazione abbia cominciato a dare segni di miglioramento, il dato delle sofferenze in frenata è importante”. “La tendenza è generalmente positiva, ma se guardo a Unicredit il miglioramento è impressionante. Soprattutto in Italia; basti dire che in questi mesi i nostri mutui casa sono cresciuti del 250% rispetto a un anno fa, il credito al consumo del 7-8%, i finanziamenti alle medie imprese sono più che raddoppiati”.