Non definitela ecommerce. Fabio di Gioia e Mario Sorbo potrebbero prenderla sul personale. E non senza una buona ragione, naturalmente. Foodscovery, infatti, è molto, molto di più. Sviluppata in Germania, ma nata in Italia da un’idea di due giovani menti brillanti con alle spalle un passato nel mondo della finanza e una laurea in Bocconi, Foodscovery è la start up del cibo italiano che valorizza e commercializza l’agroalimentare nostrano d’eccellenza. L’idea è semplice: i due soci dai palati sopraffini vanno a caccia di golosità made in Italy da piccoli, selezionatissimi produttori, li segnalano sulla propria piattaforma e li spediscono al cliente – in Italia e in Europa – in un arco di tempo che varia dalle 24 alle 48 ore. E i risultati sono sorprendenti: ad oggi, Foodscovery ha superato i 600 ordini e consegnato circa 1700 prodotti. Ma c’è dell’altro, perché il vero punto di forza di Foodscovery è la deperibilità: non è possibile acquistare prodotti a lunga conservazione, proprio perché non rientrano nell’offerta. Abbiamo incontrato Fabio di Gioia per scoprire Foodscovery.
Partiamo dal principio. Da dove nasce l’idea di un marketplace di eccellenze gastronomiche italiane?
L’intero progetto ruota attorno al concetto di autenticità del prodotto alimentare. Foodscovery nasce dalla volontà dei due fondatori, Fabio Di Gioia e Mario Sorbo, di rendere facilmente accessibili in Italia e all’estero le migliori specialità gastronomiche locali, fresche e non. Foodscovery è una community, uno stile di vita, per tutte quelle persone che la pastiera la comprerebbero solo a Napoli e i cannoli solo a Palermo.
Foodscovery ha l’aspetto di una vera e propria food gallery, dove è possibile esplorare i prodotti, scoprirne la storia e conoscerne i produttori. Quanto è importante, nel mondo dell’alimentare online, presentare nella corretta maniera l’offerta al cliente e permettergli di “assaggiarla” virtualmente?
Per noi è fondamentale, proprio perché vogliamo offrire molto più di un semplice prodotto da acquistare. Vorremmo poter trasmettere al cliente lo stesso entusiasmo che abbiamo provato quando siamo venuti a conoscenza del prodotto, delle sue qualità e particolarità, così come dell’unicità che caratterizza ogni singolo produttore che abbiamo incontrato fino ad oggi. Ognuno con una storia diversa, con idee e personalità differenti, ma con la stessa voglia di mantenere viva l’artigianalità di una volta e difenderne la qualità.
E mentre assaggiavamo i loro prodotti per la prima volta, ci siamo accorti che tutti questi dettagli – gli assaggi “virtuali” appunto – in qualche modo davano ancor più sapore a quello che stavamo mangiando; lo completavano.
Alimenti di altissima qualità, ma deperibili. Eppure è proprio il punto di forza della vostra offerta. Come affrontate questo aspetto?
Innanzitutto ci avvaliamo di un correre espresso per qualsiasi spedizione – sia per prodotti freschi che non – con consegna entro 24/48 dal momento del ritiro presso la sede del produttore. Inoltre, il trasporto di alimenti deperibili è garantito dall’utilizzo di appositi contenitori isotermici refrigerati con adeguati quantitativi di gel refrigerante o ghiaccio secco, idonei a mantenere inalterata la catena del freddo fino a 72 ore dal momento della spedizione.
Il settore dell’agroalimentare, in Italia, vede un’enorme lacuna, tra i produttori, nello stare al passo con le tecnologie e spesso, questa mancanza, diviene uno scoglio nella comunicazione tra questi ultimi e imprenditori: eppure, Foodscovery è riuscita a superare questo gap. In che modo?
Mettiamo a disposizione dei produttori una piattaforma semplice e intuitiva, che permette loro di gestire e monitorare le vendite con estrema facilità potendo sempre contare sul nostro costante supporto tecnico. Alla ricezione di un nuovo ordine, il produttore riceve una notifica sul telefonino – via SMS, anche per chi non possiede uno smartphone – e può immediatamente procedere all’accettazione, indicare il primo giorno di spedizione utile e preparare i prodotti da spedire. A tutto il resto – pagamento, logistica, servizio clienti, ecc. – ci pensiamo noi.
Perché avete deciso di sviluppare la vostra start up proprio in Germania?
A Berlino abbiamo avuto la possibilità di partecipare al programma di accelerazione di Axel Springer Plug & Play, nato dalla joint venture tra il gruppo editoriale tedesco Axel Springer e l’acceleratore della Silicon Valley Plug and Play, e abbiamo ritenuto che fosse un’ottima opportunità.
Italia e food made in Italy: il business è da capogiro, ma nonostante continuino a nascere start up e progetti imprenditoriali lungimiranti e innovativi, la strada è ancora in salita per il nostro Paese. Quali pensate debbano essere i passi da compiere per procedere nella giusta direzione?
Puntare sull’eccellenza: di prodotti, servizi e professionalità; essere aperti al cambiamento, alle nuove tecnologie e comunicare in modo innovativo i benefici dei propri prodotti. Inoltre, le aziende ambasciatrici del Made in Italy devono essere coese, collaborare e promuovere il proprio brand in un’ottica di condivisione dei benefici e di mutua crescita.