I social media sono diventati lo strumento favorito di molte aziende del settore agroalimentare per fare marketing e comunicazione. Ma non solo. Tutti gli utenti del web sono influenzati dalla moda di fotografare i loro pasti e di postarli sui propri social.
Basti pensare alla quantità enorme di foto in cui il protagonista è il cibo stesso. Lo si immortala dall’alto, oppure ci si focalizza su un dettaglio di colore o di ingrediente, oppure si studia il contesto in cui il piatto o la pietanza è collocata.
«I fattori che influenzano le scelte dei consumatori – spiega Anna Zinola, autrice del libro Nuovi modelli di consumo alimentare – sono tantissimi. Possiamo dire che ci sono elementi concreti (per esempio il prezzo o il formato), elementi emotivi (per esempio l’impatto della confezione o i valori associati a una marca) ed elementi concettuali (per esempio il fatto che un prodotto sia realizzato con materie prime locali o biologiche). Dal mix di questi fattori, e dal peso che diamo loro di volta in volta, hanno origine le nostre scelte di acquisto.»
Nell’era 2.0 il web e i social influenzano non solo la vita quotidiana, ma giocano un ruolo importante anche nelle scelte in campo alimentare. In che modo? «Il web 2.0 – spiega Anna Zinola – ha avuto (e continua ad avere) un impatto fondamentale in cucina a più livelli. Influenza le nostre scelte di acquisto (prima di provare un prodotto nuovo leggiamo sui forum/blog le opinioni di chi l’ha già acquistato), condiziona il modo in cui prepariamo un piatto (chi consulta oramai un ricettario? le informazioni su ricette, ingredienti, grammatura, modalità di cottura etc. vengono recuperate su siti, blog e App) e orienta il modo in cui lo presentiamo. Non solo: anche la scelta dei ristoranti risente fortemente del web 2.0. Sino a qualche anno fa, prima di provare un ristorante nuovo, si chiedeva consiglio all’amico (ci sei mai stato? come si mangia?), oggi si va su trip Advisor.»
Una cosa è certa: la visione e la percezione del cibo è diversa, non cambiata, ma viene sicuramente vissuta e interpretata in un modo completamente nuovo. I social media hanno rivoluzionato quasi radicalmente il nostro modo di guardare e considerare il cibo. La verità è che è cambiato il nostro modo di approcciarci al cibo e alla cucina in generale. È nato un nuovo food trend dettato in modo particolare dai social network.
Quante volte, dopo aver pubblicato la foto di un piatto, avete utilizzato come hashtag #foodporn? Di sicuro quasi sempre. E sapete quante volte è stato usato? più di 114.866.922 foto!
Ad oggi, si fotografa e pubblica sui social ogni tipologia di piatto, da quello tradizionale a quello esotico, che sia del ristorante Michelin o streetfood. Nello specifico risultano particolarmente “instragrammabili” l’avocado, il mango, i mirtilli e le ricette a base di matcha.
Certamente, la loro “sana aurea” gioca un ruolo significativo nello spiegare il loro boom nel consumo. Tutti gli alimenti sopra elencati sono venerati dai guru del fitness poiché sono considerati il cibo più nutriente sul mercato: ad esempio, i mirtilli e la polvere di matcha sono pieni di antiossidanti e l’avocado è ricco di grassi monoinsaturi. Ma la ragione principale dell’ingresso e del successo di questi alimenti consiste nel fatto che sono amici di Instragram. Una foto di questo tipo di cibo super-salutare è in grado di ottenere molti più Mi piace di una foto di un piatto di pasta o di verdure bollite.
Francesca Berardino