(Freakonomics) Quant’è Importante Il Nome di Vostro Figlio Per il Suo Successo Economico?

E’ oramai noto ai più come, nella nostra epoca, le pratiche genitoriali siano divenute un’ossessione, quasi una competizione. Il genitore tipico è portato a credere che ogni sua decisione influenzerà notevolmente i successi ottenibili dal proprio figlio. Una convinzione che si esprime sin dalla prima azione che questo, in quanto neo-padre o neo-madre, è chiamato a compiere: dare al bambino un nome.

Molti genitori sembrano pensare che un bambino non potrà mai avere un “buon futuro” se non gli si da quello giusto, alimentando l’idea che i nomi abbiano un grande potere estetico, e, persino, predittivo. Ciò può spiegarci perché, nel 1958, la famiglia Lane di New York decise di chiamare due dei loro sette figli, rispettivamente Winner (“vincente”) e Loser (“perdente”). Seguendo questa logica, Winner Lane difficilmente avrebbe fallito nel corso della propria vita, mentre Loser Lane sarebbe stato destinato ad un futuro infausto. Tuttavia, ciò non è accaduto.

Loser frequentò una scuola preparatoria con una borsa di studio, si laureò al Lafayette College della Pennsylvania, ed entrò a far parte del Dipartimento di Polizia di New York, dove divenne prima detective e poi sergente. E suo fratello? Il risultato più importante raggiunto da Winner Lane, oggi quarantenne, è la lunghezza della sua fedina penale: arrestate più di 30 volte per furto, violenza domestica, violazione di domicilio e resistenza all’arresto. Oggi i due si parlano a malapena. Ma allora un nome è veramente un destino? E’ il padre che ha invertito i figli? Che tipo di segnali invia un nome di un bambino al mondo?

Due sono i principali risultati dell’analisi condotta dagli autori di Freakonomics sui dati dello stato della California. In primo luogo, il nome di un bambino non è una determinante del suo successo, ma piuttosto un “fattore predittivo” per le informazioni che questo rivela circa la qualità delle pratiche genitoriali – ossia un “buon” genitore non darà mai un nome eccessivamente strano al proprio figlio; ed è un buon genitore che influenza le probabilità che questo raggiunga il successo economico. In secondo luogo i nomi tendono ad avere nel tempo un andamento ciclico tra i diversi strati socio-economici, passando da quelli più alti a quelli più bassi, per poi divenire “inusuali” e rimanere inutilizzati.

Che ci crediate o no, che siate rimasti felicemente sorpresi o dubbiosi, questo è il Freaky Friday con Freakonomics. Al prossimo venerdì.