Non è una novità, viaggiare in sella alla propria bicicletta su tracciati urbani molto trafficati è pericoloso e costituisce anzi un elemento di rischio che dolorosamente contribuisce a riempire gli spazi di cronaca con tragici avvenimenti. Non sarà difficile, scorrendo le pagine di un quotidiano, incappare nelle notizie di collisioni accidentali tra ciclisti e autisti a forte velocità.
In Italia, la questione è ancora più spinosa. Indubbiamente qui manca la cultura tipica dei paesi nordeuropei che favorisce e talvolta obbliga la mobilità urbana a convertirsi alle due ruote. Dove le piste ciclabili ci sono, poi, le troviamo generalmente abbandonate all’incuria e alla maleducazione di chi ne usufruisce in maniera impropria, andando così a costituire un pericolo piuttosto che un’alternativa alla macchina. Eppure anche nelle nostre città, anche nei nostri paesi si respira forte il bisogno di poter viaggiare in tutta sicurezza come meglio si desidera, possibilmente non dovendosi preoccupare della propria incolumità.