É vero, ci sono queste notizie, è inutile negarlo, ed è inutile tentare di nasconderlo, perchè un mondo perbenista fatto solo di belle notizie probabilmente non piacerebbe a nessuno. Ma ci sono due cose che possiamo fare di fronte all’odio scellerato che la tv e i giornali ci propongono ogni giorno: possiamo decidere di credere che non vi sia altra soluzione, che un’esistenza pacifica tra arabi e israeliani non sia possibile, inimmaginabile, oppure, dall’altra parte, possiamo guardare oltre, spostando la nostra attenzione altrove. Tranquilli, non dovrete andare molto lontano da Tel Aviv per trovare il paradiso perduto di Israele: Haifa, la città Babele dove la coesistenza religiosa è la semplice e pura quotidianità.
Lo so, molti di voi saranno corsi a prendere un’atlante, o a digitare su google Haifa, perchè magari non l’avete mai sentita, e potrei averla anche inventata. Haifa è una città portuale, chiave fondamentale del commercio del mediterraneo ai tempi dell’Impero Ottomano, è dominata dal Monte Carmelo e dal Mausoleo del Bàb, precursore della Fede Bahà’ì. Il mausoleo si trova infatti nei giardini bahà’ì, il centro mondiale della Fede fondata da Bahà’u’llàh in Persia circa 170 anni fa.
“Haifa è diventata un simbolo di coesistenza”, racconta Hani Elfar, il direttore del centro culturale arabo – ebraico di Haifa a UsNews. “Ebrei e arabi hanno sempre vissuto assieme pacificamente anche prima della nascita dello Stato di Israele”.“Ci troviamo e studiamo assieme. Siamo cresciuti assieme. Viviamo assieme. Lavoriamo assieme” e “ in qualche modo funziona”, dice Meir Ben Zeev, un ebreo residente ad Haifa. “Gesù non è era qui, Mosè non era qui, Mohammed non era quì”, afferma Ben Zeev. “É un posto rilassato”.
“Gerusalemme non è una città santa. Il modo in cui le persone agiscono, tutte loro, ebrei, mussulmani e cristiani, hanno distrutto la santità di Gerusalemme” afferma Moad One, un mussulmano israeliano di Haifa. “ Ma se potessi vivere ad Haifa riconosceresti la santità negli occhi delle persone, nel mondo in cui agiscono e vivono la loro vita”. Speciale? “Sinceramente non so se è Haifa è un posto speciale. Haifa non è una città speciale, Haifa rappresenta la normalità, come un essere umano dovrebbe vivere. Quì siamo persone semplici e normali”.