La più grave crisi economica dopo la Grande depressione del 29’ ha avuto un’infinita scia di effetti negativi. I contorni delle difficoltà non sono ancora netti e la scarsa liquidità delle banche, restie a distribuire soldi come in passato, si riverbera su molti settori.
Anche molti spazi creativi, gallerie d’arte ed affini, sono stati privati dell’ossigeno dato dai finanziamenti, venuti a mancare nell’ultimo periodo. Una speranza tuttavia c’è ancora e si chiama crowdfunding, serie di micro-finanziamenti comuni per sostenere le attività organizzative in difficoltà. Sul web ci sono vere e proprie piattaforme di crowdfunding – Kickastarter per fare un esempio – utilizzate per raccogliere denaro.
Ecco un elenco di luoghi dedicate all’arte o eventi correlati che, grazie allo sforzo congiunto di molte persone, continuano ad esistere. Anche in Italia qualcuno è riuscito a salvarsi tramite la modalità sopra citata.