I Consigli di un Ex Agente dell’FBI per Capire chi Abbiamo di Fronte

interrogatorio

“Non serve un ottimo interrogatorio per capire cosa gira nella testa di qualcuno. I segnali sono sempre gli stessi, basta saperli cogliere”.

Parola di Larae Quy, ex agente dell’FBI che per 24 anni si è occupata di controspionaggio. Oggi Larae Quy è una divulgatrice di tecniche e consigli su come leggere chi ci sta di fronte. L’ex agente dell’FBI sostiene che saper leggere la mente di chi ci sta di fronte non è possibile solo grazie ad una predisposizione naturale ma è qualcosa che è possibile sviluppare con l’esperienza. Ecco i suoi 9 consigli per capire chi abbiamo di fronte raccolti dall’Huffington Post:

1) Classificate i comportamenti

Ogni persona adotta un determinato comportamento al quale naturalmente non fa caso. C’è chi si schiarisce la voce, chi guarda il pavimento mentre parla, chi incrocia le braccia, chi si gratta la testa, chi muove il collo, chi strizza gli occhi, chi batte i piedi. Generalmente non si presta troppa attenzione a questi atteggiamenti o, se lo si fa, non si osserva in che occasione insorgono. Certo, ci sono molte ragioni che generano queste azioni: si potrebbe trattare di manierismi, oppure potrebbero essere segnali di rabbia, nervosismo, bugia. Passare in rassegna i comportamenti degli altri vi aiuterà a riconoscere quelle piccole variazioni comportamentali utili a capire cosa passa per la testa a chi vi sta di fronte.

2) Prestate attenzione alle incongruenze

Prestate attenzione a eventuali incongruenze tra il comportamento normalmente riscontrato in una persona e le sue azioni fuori dal comune. Se, ad esempio, notate che un vostro importante fornitore ha l’abitudine di schiarirsi la gola ripetutamente quando è nervoso o quando prova ad apportare modifiche al vostro accordo commerciale, vuol dire che c’è qualcosa dietro. Se notate, quindi, un atteggiamento simile dovete approfondire la situazione facendo più domande di quante non ne avreste fatto in una situazione normale.

3) Prestate attenzione all’insieme dei gesti

Nessun gesto o parola presi singolarmente significano necessariamente qualcosa, ma quando le stranezze comportamentali diventano più d’una prendetene nota perchè potrebbero rivelarsi utili. Ritornando all’esempio del fornitore, dobbiamo prestare attenzione non solo al fatto che continui a schiarirsi la gola, ma ad esempio se oscilla con la testa o muove la gamba mentre parla.

4) Comparate le azioni

Avete notato che qualcuno agisce in modo un po’ diverso rispetto al modo di agire comune? Spostate il focus sugli altri membri del gruppo per vedere se e in che modo la persona interagisce con loro. Cambia espressione? Cambiano postura e il linguaggio del corpo? Ecco questi sono gli elementi da tenere d’occhio.

5) Guardatevi allo specchio

I neuroni a specchio riflettono lo stato d’animo altrui, ci consentono di interpretare i comportamenti delle altre persone, creano un ponte emotivo con gli altri. Quando vediamo qualcuno che ci piace, sopracciglia e muscoli facciali si rilassano, la testa si inclina e il sangue gonfia le labbra. Se alla vostra vista il partner non contraccambia quel che voi sentite, potrebbe essere perché non gli piacete oppure perchè non è contento per qualcosa che avete fatto.

6) Prestate attenzione a chi ha la “voce potente”

La persona più influente non è sempre quella seduta a capo tavola. Chi è sicuro di sé ha un tono di voce marcato. In una sala riunioni attorno a un tavolo è probabile che la persona più sicura sia anche quella più influente. Ciò che caratterizza una persona sicura di sé sono la postura espansiva, la voce forte e il grande sorriso. Attenzione a non confondere voce grossa con voce potente, le due cose non sono interscambiabili.
Se stai per proporre un’idea a un gruppo di persone, prima di ogni cosa individua il leader del team. Se all’apparenza può non sembrare così, il leader con poca personalità dipende in larga misura dagli altri nel prendere decisioni, ed è facilmente influenzato dal loro giudizio. Perciò identificate nel gruppo la “voce potente” e le vostre possibilità di successo aumenteranno notevolmente.

7) Osservate l’andatura

Spesso le persone che hanno un’andatura strascicata, che mancano di fluidità nei movimenti o tengono la testa abbassata non hanno fiducia in se stessi. Se notate questi tratti in un membro del vostro team, potreste fare uno sforzo in più per lodarlo o apprezzarne il lavoro in modo da aiutarlo ad avere più fiducia in se stesso. Oppure, nel corso di una riunione, potreste rivolgergli delle domande affinché tiri fuori le proprie idee.

8) Identificate i verbi di azione

Le parole sono il mezzo migliore attraverso il quale entrare nella testa di un’altra persona. Le parole riflettono i pensieri, perciò in una frase è bene identificare le più significative. Ad esempio, se il capo dice che è “deciso a comprare il marchio X”, la parola più significativa è “deciso”. Molto probabilmente indica che il vostro capo non è impulsivo, ha valutato diverse opzioni e riflette prima di agire.

9) Cercate alcuni indizi riguardanti la personalità

Ognuno di noi ha una personalità unica, ma ci sono linee-guida che possono aiutarvi a leggere chi avete di fronte.

1) Questa persona manifesta un comportamento introverso o estroverso?
2) In che modo gestisce il rischio e l’incertezza?
3) Cosa alimenta il suo ego?
4) Come si comporta quando è sotto stress?
5) Come si comporta quando è rilassato?