I Mondiali in Brasile e la Partita degli Sponsor Fifa

Anche se il 7-1 subito in semifinale contro la Germania non ha portato alle stesse tragedie accadute dopo la finale del 1950, il famoso Maracanazo, avrà comunque dato sicuramente un brutto colpo alla salute dei brasiliani. Ma la batosta incassata dalla Selecao non sarà l’unica sconfitta che dovrà digerire il popolo brasiliano in questa manifestazione. I forti interessi economici degli sponsor del mondiale, appoggiati dall’azione di lobby della Fifa, stanno infatti sia forzando le legislazione nazionale carioca, sia sottraendo grosse entrate al fisco brasiliano grazie ad ingenti defiscalizzazioni.

Mondiale di calcio o Oktoberfest?

Da parecchi anni ormai assistiamo al paradosso delle maggiori manifestazioni sportive, simbolo di vita sana ed alimentazione equilibrata, sponsorizzate da brand alimentari che si collocano esattamente all’opposto dei valori appena citati. Nel caso del Mondiale in corso i più famosi sono la Coca-Cola, Mc Donald’s, Budwieser e Moy Parco un brand del Mafrig Group un colosso brasiliano nel settore della carne che tra le sue controllate ha anche un’azienda che rifornisce di carne la Mc Donald’s stessa.

Tra questi marchi uno in particolare ha suscitato accese polemiche poco prima dell’inizio della competizione. Come segnalato anche da un recente articolo della British Medicine Journal, la Budweiser, partner Fifa, è stata accusata di aver fatto forti pressioni sul governo brasiliano per ribaltare la legge nazionale che vieta il consumo di bevande alcooliche all’interno degli stadi. Nonostante la diffusa opposizione all’abrogazione della legge, il 3 febbraio 2014, la presidente Dilma Roussef ha annunciato su Twitter che aveva “ordinato un ripensamento” della legge. Dopo la breve consultazione in seguito, verso la fine di marzo l’industria stava celebrando “davvero una grande notizia, che metterà i pub al centro di un grande manifestazione nazionale” e  di un giro d’affari che, si prevede, vedrebbe circa 25 milioni di euro pompati nel circuito dei pub tra l’inizio della Coppa del Mondo il 12 giugno e la finale il 13 luglio. Sulla decisione finale ha innegabilmente pesato molto l’influenza della Fifa che ha sentenziato: “Le bevande alcoliche fanno parte della Coppa del Mondo FIFA, quindi ci saranno.”