Sconti fiscali per gli sponsor Fifa
La forza pervasiva della Fifa sui Paesi ospitanti i Mondiali di Calcio non si limita esclusivamente a una forte azione di lobby per favorire il business dei propri sponsor.
A fronte degli ingenti investimenti messi in campo, circa 11 miliardi di euro, il governo brasiliano si è visto costretto dai contratti che lo legano alla Fifa, a defiscalizzare tutti i prodotti degli sponsor della manifestazione. Questo ha portato a due serie conseguenze per l’economia e i contribuenti brasiliani, in primis la concorrenza sleale dei prodotti degli sponsor sui prodotti nazionali, che grazie alla defiscalizzazione possono imporre prezzi più bassi sottraendo parte degli introiti provenienti dal turismo, si calcolano circa 700.000 turisti, al commercio locale.
Ma ben più grave è il furto alle casse dello Stato. Come denunciato dalla campagna contro la povertà dell’associazione InspirAction, queste clausole nel contratto tra la Fifa e il governo brasiliano tolgono alle casse di Brasilia la bellezza di 312 milioni di dollari. L’ingiustizia di questo smaccato favoritismo risulta paradossale davanti alla notizia che mentre gli sponsor della Fifa non pagano le tasse, 10 comunità Afro-brasiliane (Quilombola), formate da schiavi fuggiaschi, nello stato amazzonico del Pará si trovano a far fronte a una fattura fiscale di 4.000.000 di sterline, circa 5 milioni di euro, che non hanno alcuna speranza di pagare.