In Finlandia Arriva la Scuola senza Materie

Finlandia scuola senza materie

Avete mai immaginato una scuola senza materie? Può apparire come uno scenario scolastico impossibile e senza senso, contro ogni nostra abitudine e norma, eppure c’è chi già si sta muovendo in questa direzione, per dare vita ad una scuola diversa.

Matematica, storia, geografia, musica, scienze, letteratura: sono davvero categorie imprescindibili da rispettare o si tratta di etichette ormai datate? Semplici nomi per indicare e classificare delle discipline e che servono a definire l’insegnante che per un’ora (o anche di più) sarà in classe a discutere con gli alunni di un tema specifico.

Finlandia scuola senza materie

Si tratta di una tipologia di insegnamento che sicuramente ha svolto la sua funzione e ha avuto un senso, ma che ora appare come secolare e troppo rigida. Ecco, allora, che in Finlandia sta per nascere la scuola senza materie.

Basta etichette: si abbandona il concetto di insegnamento settoriale e schematico per lanciarsi in un’educazione a 360 gradi, multitasking e multitematica. Le discipline da apprendere non sono più divise per scompartimenti chiusi, ma sono viste come nozioni da intersecare e rielaborare nella pratica, attraverso un percorso multidisciplinare.

Lo scopo? Aumentare le potenzialità degli studenti e la loro capacità di pensare in modo libero, ampio e vario, attraverso discipline che si incontrano e che trovano riscontri l’una nell’altra.

Scuola pioniera è stata la Siltamaki primary school di Helsinki, una scuola elementare che per prima ha provato questo nuovo metodo d’apprendimento. La riforma, la cui attuazione in tutto il paese è prevista per il 2020, prevede anche la fine di quella che in Italia è stata definita come “lezione frontale”, che rende gli studenti passivi e inattivi di fronte ad un insegnante che si limita a spiegare la sua materia. Le classi saranno invece suddivise in piccoli gruppi di studenti che dovranno risolvere problemi comunicando fra loro.

Finlandia scuola senza materie

L’idea è quella di insegnare ai ragazzi a guardare le cose da un altro punto di vista e ad affrontare gli studi non con l’unico scopo di ottenere dei bei voti, ma con la voglia effettiva di imparare attraverso un sistema scolastico ‘ludico’ e interattivo che li veda protagonisti. Addio calendario, addio orari predefiniti, addio verifiche e addio nozionismo sterile.

«Siamo solo all’inizio di un enorme cambiamento nel sistema dell’istruzione», ha spiegato Liisa Pohjolainen, la responsabile delle politiche dell’eduzione degli adulti e dei ragazzi per il comune di Helsinki, la città che guida il programma di riforma, in una intervista all’Independent. «Adesso abbiamo bisogno di un’educazione nuova per preparare le persone al lavoro», ha aggiunto Pasi Silander, manager per lo sviluppo della capitale.