Internet Ci Sorveglia? L’Esperimento dell’Uomo Inventato Sul Web

Curtis Wallen, un artista e fotografo di Brooklyn, si è chiesto se fosse possibile agire come utente anonimo nel web, e ha voluto provare a navigare senza lasciare tracce di sé. Con l’aiuto di Tor, un software che utilizza sistemi di crittografia per rendere anonime le attività online, ha creato un nuovo indirizzo di posta e acquistato un nuovo computer nel quale non si è mai loggato con le sue credenziali.

Dopo un po’ ha realizzato che in qualità di utente anonimo non poteva usare Facebook, inviare e-mail e fare altre semplici azioni che ogni utente compie quotidianamente. 
La sua idea originale di essere un utente fantasma si è quindi modificata: ha pensato di creare un’identità digitale, una vera e propria persona, con tanto di documenti, tessera dell’assicurazione e patente che potesse navigare nel web senza che i suoi account fossero ricondotti a Wallen.

Per creare la foto di questo nuovo ragazzo, che ha poi battezzato Aaron Brown, ha fatto un collage dei volti dei suoi coinquilini. Per rendere la sua identità più credibile, Curtis ha acquistato dei Bitcoin, monete virtuali che permettono agli utenti di scambiare beni e servizi senza coinvolgere le banche. Grazie ad essi ha ordinato una patente di guida contraffatta, una tessera da studente, una patente nautica, e l’assicurazione auto.

Successivamente ha creato un sito internet, e installato una Proxy per fare in modo che chiunque potesse contribuire alla presenza su Internet di Aaron. La Proxy fungeva da intermediario per la navigazione in internet, il che significa che qualsiasi sito web si volesse visitare era prima intercettato attraverso il server Proxy, per fare in modo che i siti visitati attraverso quel procedimento risultassero come visualizzati da Aaron Brown.