Just Add Water: il Cibo del Futuro alla Biennale di Istanbul

Si chiama Just Add Water e, se verrà realizzato, potrebbe sconvolgere le secolari abitudini dell’intero genere umano.

Defne Koz e Marco Susani – lei turca, lui italiano – sono il duo visionario, a capo dell’omonimo studio di design di Chicago. Con clienti del calibro di Alessi, Panasonic, Pirelli, Nestlè e Apple, Koz e Susani quest’anno, alla Biennale di Design di Istanbul, hanno presentato un progetto avvenieristico. Just Add Water – questo il nome del progetto – è composta da cinque dispositivi per così dire concettuali, che trasformerebbero pillole aromatizzate in veri e propri piatti pronti. Come? Semplice: aggiungendo acqua. I pasti del futuro, infatti, li hanno pensati così: dei piccoli cubi di cibo concentrato che, a contatto con due molecole di idrogeno e una di ossigeno, diventano pasti pronti. Ovviamente con calorie ben calibrate e immancabile gusto. Da oltreoceano, i due designer dicono di essere stati ispirati dalla cucina molecolare. Niente nano-compresse tanto celebrate nei film di fantascienza dunque, ma vere e proprie pietante scomposte, pronte da riassemblare solo con dell’acqua. Questi piccoli cubi di cibo, secondo il progetto di Koz e Susani, dovrebbero essere inserite in apposite macchine per dar luogo al gustoso risultato. Ma non solo: alle micro-pillole, andrebbero aggiunti anche ingredienti freschi, come frutta e verdura.

Gli elettrodomestici intelligenti del duo lungimirante sarebbero in totale cinque, tutti con una funzione (e una funzionalità) diversa e ben definita, pensati per interagire con un tipo di gastronomia creativa. E soprattutto – riferiscono i designer – per promuovere pratiche sociali connesse alla preparazione e al consumo di cibo. Assolutamente in linea con il tema generale della Biennale di quest’anno “The Future Is Not What Is Used To Be“.