L’ Outsourcing: 3 Vantaggi di Un “Nuovo” Modo di Fare Impresa

Negli ultimi anni, complice la crisi, l’ importanza del Diritto del lavoro (e con esso i suoi istituti) è aumentata in modo esponenziale. È un fatto, non a caso, che molti studi legali di medie-grandi dimensioni stiano, proprio in questi anni, rinforzando l’organico specializzato in tale branca del diritto, se non addirittura  costituendo un dipartimento indipendente. Tutto ciò, alla luce della sempre crescente richiesta di consulenze specialistiche da parte delle aziende che non si accontentano più di strategie nel solo ambito fiscale e societario puro.

Tra le molteplici pianificazioni possibili  in ambito giuslavoristico, l’ Outsourcing (altrimenti detto Esternalizzazione in italiano) ricopre una posizione di indubbio rilievo. Istituto che, secondo fonti americane, esiste dalla fine del 1800, il termine venne affermandosi con particolare enfasi in Italia solo negli anni 60 e 70, per poi diventare particolarmente celebre negli anni 90. Malgrado l’ istituto, come anticipato,  esista di per sé da molto tempo, il suo impiego ha subito un deciso  incremento nella seconda metà del secolo scorso. Secondo statistiche statunitensi, infatti, nel 1946 “solo” il 20% delle industrie manifatturiere decise di avvalersi di tale modalità produttiva. 50 anni dopo tale cifra triplicò, portandosi al 60%.