Si è spento il 13 ottobre 2016, all’età di 88 anni, il monarca thailandese, re Bhumibol Adulyadej.
Massimo capo del paese, sovrano più longevo del mondo e figura venerata dai sudditi, l’eco mediatico che ha seguito la notizia è stato enorme. Un enorme coro di lutto si è levato da ogni angolo del paese e non solo. L’intera Thailandia si è inginocchiata per piangere l’adorato sovrano, che ha scritto una pagina indelebile nella storia del paese.
Il 14 ottobre lo Stato ha proclamato un anno di lutto nazionale, e ha invitato i cittadini a non celebrare feste e a vestirsi di bianco e nero nei prossimi 30 giorni.
Immediatamente il nero è diventata la prima scelta di ogni thailandese, e nel giro di poche ore dalla proclamazione del lutto migliaia di persone si sono riversate in mercati e negozi per comprare dell’abbigliamento “adeguato”.

Le conseguenze all’altissima domanda si sono palesate in poco tempo. I negozi hanno rapidamente finito le scorte disponibili e hanno dovuto fare rifornimento di ogni genere di vestiario di colore nero.
Inoltre, un boom di vendite simile ha fatto gola a molti venditori disonesti, i quali hanno aumentato i prezzi dei vestiti neri, approfittando così della situazione e della gente comune. Le autorità hanno annunciato che verranno fatte ispezioni speciali da parte della polizia per assicurarsi che nessun commerciante cerchi di lucrare su un tale momento di lutto.


I prezzi dei vestiti talvolta hanno raggiunto livelli così alti che a Bangkok sono nate delle vere e proprie tintorie di fortuna, dove la gente che non può permettersi vestiti nuovi si reca a tingere quelli vecchi di nero.

Insomma, un lutto molto sentito che ha fatto discutere la Thailandia e non solo. Infatti anche il ministro degli esteri britannico ha chiesto ai cittadini inglesi di “comportarsi rispettosamente” e vestirsi con abiti “sobri”.