La festa di San Valentino, ogni anno, mobilita il mondo intero: mariti che corrono dal fioraio appena usciti dall’ufficio per comprare l’ultimo mazzo di rose rimasto per le mogli, bambini che si divertono a regalare cioccolatini a tutte le compagne di scuola, adolescenti che si scambiano un dolce bacio tra i banchi di scuole e single che ridono delle sdolcinate dimostrazioni d’affetto degli altri.
Ma, a voler essere precisi, quando nasce la festa degli innamorati? E chi era veramente San Valentino?
La storia inizia a Terni e protagonista è un giovane ragazzo di nome, ovviamente, Valentino. Nato in una famiglia patrizia, il ragazzo si converte prima al Cristianesimo per essere poi consacrato come Vescovo di Terni nel 197 d.C., a soli 21 anni. Subito dopo la nomina, Valentino decide di trasferirsi a Roma, per convertire i pagani della capitale alla parola del Vangelo. Aureliano, imperatore dell’Impero Romano e da sempre in prima linea per la lotta al Cristianesimo, ordina l’arresto di Valentino nel 270 d.C. Una cattura, quella dell’uomo di Chiesa, che sarà poi seguita da frustate e torture pubbliche in via Flaminia.
Il trattamento subito, però, non scoraggia il vescovo umbro, che continua i suoi pellegrinaggi per la provincia romana. Secondo diverse forti, Aureliano, irritato dalla perseveranza di Valentino, che ormai ha 97 anni, ordina al suo soldato più forte, Furius Placidus, di decapitarlo. Valentino viene così ucciso il 14 febbraio del 273 d.C.
Sarà poi Papa Gelasio I nel 496 d.C.a istituire la festa di San Valentino, in ricordo del martire, in sostituzione della festa pagana dei Lupercalia, antichi riti dedicati al dio della fertilità Luperco. Il pontefice, stanco di reprimere i comportamenti osceni che ogni 14 febbraio prendevano d’assedio la capitale, sostituisce la festività pagana con San Valentino, non ancora però come celebrazione dell’amore, ma come ricorrenza in ricordo del martire.
Dovrà passare ancora del tempo prima che connotazioni più romantiche vengano associate a San Valentino. La festa degli innamorati sarebbe stata ufficialmente inventata dal poeta inglese Geoffrey Chaucer che, nella sua opera Parlamento degli uccelli, associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia.
Inoltre, durante il Medioevo, in tutta l’Europa si era diffusa l’idea che l’accoppiamento degli uccelli iniziasse a metà febbraio: credenza che, secondo gli storici, ha rafforzato la consacrazione del 14 febbraio come la celebrazione dell’amore per eccellenza.
Secondo una leggenda anglosassone fu Carlo d’Orléans, detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta della battaglia di Agincourt nel 1415, a scrivere per primo un biglietto d’amore alla sua amata. In particolare questo recitava: “Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée” (in italiano “Sono traboccante d’amore, o mia dolce Valentina”). Da qui la tradizione del Valentine, biglietto a forma di cuore, colomba o cupido che ogni anno gli Inglesi si scambiano.
Negli anni successivi, la tradizione anglosassone ha preso piede in tutta Europa, in aggiunta al mazzo di rose rosse, usanza presa in prestito dalla Spagna, e ai cioccolatini, tradizione nata invece in Olanda. Dall’altra parte del mondo, precisamente in Giappone, sono invece le donne a regalare una scatola di cioccolatini agli uomini, tenuti però a restituire il favore un mese dopo, il 14 marzo.
Anche se le origini di questa festività non sono propriamente romantiche, San Valentino oggi rimane la festa più attesa dagli innamorati di tutti il mondo.