La sua passione e la sua forza di volontà lo hanno portato nel tempo a trasformare i sogni in realtà. In pochi mesi Daniel Mazza, 28 anni, di Torino, ha trasformato l’aeroporto dal suo posto di lavoro al trampolino di lancio dei suoi desideri e delle sue aspirazioni.
Nasce così Mondo aeroporto. Non un semplice blog, non un profilo social come tanti, ma un vero e proprio stile di vita, capace in pochi mesi di coinvolgere centinaia di migliaia di persone nei suoi viaggi e nei suoi progetti.
Noi, per scoprire qualcosa di più sul progetto, ma soprattutto per farcelo raccontare dal suo fondatore, abbiamo contattato Daniel e ci siamo fatti con lui una bella chiacchierata tra aneddoti, retroscena e motivazioni che l’hanno spinto a lasciare le sicurezze di una vita per realizzare il sogno di lavorare con la propria passione: il viaggio. Questa la nostra intervista.
Daniel, quando nasce la tua passione per i viaggi?
“Il primo grande viaggio della mia vita fu nel 2010. Avevo 22 anni e atterrai in Repubblica Dominicana, affittai una jeep con amici e girammo tutta l’isola per una decina di giorni. Loro erano più grandi di me e mi trasmisero il piacere di viaggiare all’avventura. Non avevo mai fatto così tante ore di volo ed era la prima volta che un mio viaggio non si svolgesse all’interno di una struttura organizzata. Ero appena diventato grande”.
Il primo passo verso il far diventare la tua passione una professione l’hai fatto lavorando in un aeroporto, raccontando gli aneddoti più strani. Cosa ricordi di quel periodo?
“Iniziai a lavorare in aeroporto a 19 anni. Volevo soldi da mettere in tasca e da spendere nei viaggi e nelle cose di tutti i giorni senza gravare sui miei genitori. Negli stessi anni in Italia esplodeva il fenomeno Facebook e iniziai, fin da subito, a condividere sui social tutte le cose più strane che mi capitavano negli orari di lavoro. Un fiume di aneddoti, soprattutto comici. Alcuni esempi? Alla domanda “con che compagnia viaggia?” rispondevano quasi sempre “con mia moglie”. Negli anni ho raccolto centinaia di aneddoti, grazie anche alle esperienze e alle testimonianze di amici e di tutti i lettori del blog, dando poi vita ad un libro, dal nome “Mondo Aeroporto”, autoprodotto e che per settimane è rimasto al numero 1 delle classifiche dei libri di viaggio venduti in Italia”.
A un certo punto hai deciso di metterti in aspettativa per dedicarti a ciò che volevi fare: viaggiare. Cosa ti ha fatto scattare la molla?
“Avevo voglia di mettermi in gioco e di vedere come questa passione potesse trasformarsi in un lavoro full time. In realtà il tempo passato a dedicarmi al mio blog e a tutto quello che gravitava intorno ad esso era già molto. Ogni istante era propizio per controllare l’andamento di tutti i progetti tramite smartphone o computer. Negli anni ho stretto collaborazioni con brand, enti del Turismo, agenzie viaggi, compagnie aeree e tour operator e il lavoro non poteva che aumentare sempre di più”.
Quanto è importante comunicare a tutti le bellezze che vedi? È vero che la bellezza del mondo è bella solo se condivisa?
“Credo che la svolta sia arrivata nel 2012. Decisi di intraprendere il mio primo viaggio in solitaria, raccontandolo con una sorta di storytelling giornaliero sul mio blog. La destinazione era l’Australia. Un posto e un’esperienza che mi hanno cambiato la vita. Ha cambiato le mie priorità e il modo di vivere le mie giornate, ma anche di viaggiare. Questa evoluzione l’ho raccontata nel mio secondo libro “Passeggiata a Sud-Est”, dove oltre all’Australia parlo anche dei luoghi che mi sono rimasti nel cuore durante il mio viaggio nel Sud-Est Asiatico: Thailandia, Indonesia, Vietnam, Malesia e Giappone”.
Hai dato vita anche a un sacco di progetti umanitari. Vuoi raccontarci quelli che ti hanno segnato di più?
“Il più faticoso, il più emozionante e il più bello fa rima con Vietnam. Io e il mio compagno di viaggio, Gabriele Saluci, lo scorso luglio abbiamo deciso di percorrere l’intero Paese con due moto cariche di materiale scolastico da consegnare a undici orfanotrofi. Abbiamo attraversato il Vietnam da Nord a Sud per quasi 4000 chilometri, incontrando migliaia di bambini e consegnando a ogni struttura in media cento chili di materiale scolastico o beni di prima necessità. Abbiamo creato un documentario che nel 2016 è andato in onda su Rai 3 ogni Domenica sul Kilimangiaro. Una soddisfazione enorme. Poco prima di Natale invece io, Gianluca Gazzoli e Stefano di Buustle abbiamo unito le nostre forze e con la preziosa collaborazione de La fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa abbiamo creato una raccolta giochi per i bimbi colpiti dal terremoto del Centro Italia, riempiendo un Van e consegnando il tutto qualche giorno prima di Natale.
Qual è la meta che ti porti nel cuore?
“Sydney e Bangkok. Mi hanno segnato la vita e sono due dei posti con i quali risponderei alla domanda dove ti piacerebbe vivere? Sydney era il sogno da esaudire fin da quando ero bambino e ci ho vissuto per un anno e mezzo. È lontana e non proprio economica, ma per me ha tutto. Dai grattacieli alle spiagge immense e poi il ritmo di vita scorre lento e senza stress.
Bangkok l’ho scoperta più tardi e grazie a questo luogo ho stretto amicizie con persone che considero ormai parte della mia famiglia allargata. Proprio per questo motivo da quattro anni una tappa a Bangkok è obbligatoria ogni qual volta io prenda un volo per quelle zone di mondo”.
Con MondoAeroporto.it porti le persone in giro per il mondo, occupandoti della parte burocratica e lasciando che le persone si godano la bellezza dei posti. Cosa offri di diverso rispetto a una comune agenzia viaggi?
“Negli anni ho portato le persone in giro per il mondo soltanto in maniera virtuale. Seguivano i miei spostamenti e le mie avventure soltanto attraverso i miei racconti sul web, ma in molti mi chiedevano di partecipare a queste mie spedizioni. Da qualche mese ho aperto la possibilità di collaborare con agenzie e tour operator per organizzare viaggi di gruppo con gli utenti del mio blog e interfacciarsi in prima persona con tutto ciò che fino ad ora vedevano soltanto attraverso lo schermo di un pc. Così a novembre siamo andati in India, a gennaio in Islanda e adesso sto dedicando dei weekend dedicati al mondo dell’aviazione, come ad esempio la visita alla Fabbrica dell’Airbus a Tolosa. Ma vi annuncio che ci sono grosse novità per i prossimi mesi, soprattutto per l’estate…”.
Che progetti hai per il futuro?
“Il futuro mi porterà un sito con una grafica totalmente nuova e ovviamente mille nuovi progetti e destinazioni. Mi concentrerò sulla creazione di un ramo di oggettistica da viaggio e magari la creazione di un’app. Chi lo sa? Continuerò a curare i contenuti del mio sito e della pagina Facebook di Mondo Aeroporto che con calma si sta avviando verso i 300 mila seguaci.
Oltre ai vari progetti con le aziende che operano in turismo e aviazione, mi piacerebbe continuare a organizzare con costanza destinazioni non convenzionali per i prossimi viaggi di gruppo e continuare a scrivere, un’altra delle mie grandi passioni. D’altronde, per quanto riguarda i libri scritti, non c’è due senza tre.. giusto?”.