In una recente intervista condotta dal Financial Times in vista dell'incontro a Washington, ha dichiarato di avere "un messaggio per Mark Carney, e non il tipo di messaggio che si può ignorare". Fermamente convinto del ruolo distintivo che l'istituzione di questa nuova comunità potrebbe giocare nel cambiamento culturale nella finanza, Welby ha riferito che la "regolamentazione è necessaria ma non sufficiente, è molto molto molto lontana dall'essere sufficiente", concludendo con quello che lui stesso identifica come un cliché: "la cultura si mangia la regolamentazione a colazione ogni volta".
L'etica nel mondo degli affari - un'area di particolare interesse per Welby, sulla quale vi ha concentrato i propri studi teologici alla Durham University - sembra essere quindi il pernio su cui l'Arcivescovo intende costruire la nuova comunità di preghiera. "Un anno di profonde riflessioni su se stessi, sulla motivazione, la natura dell'antropologia teologica, impegno per il bene comune ed il suo significato, ed il servizio dei meno abbienti, è un'esperienza di vita". Posto di fronte alla domanda se tutto ciò non costituisse forse un impegno eccessivo da richiedere ad un rampante giovane banchiere, Welby ha risposto sicuro: "Certo. Ma questo genere di persone tende sempre ad essere ambizioso". Amen.