Dopo aver rappresentato Steve Jobs nel campo profughi di Calais, nel nord della Francia, lo scorso dicembre, aveva smesso di far parlare di sé. Ora, però, è tornato a colorare i muri delle grandi città, nel tentativo di sensibilizzare cittadini e istituzioni su criticità sociali importanti. Stiamo parlando di Banksy, il celebre street artist inglese.
Questa volta vittima delle sue bombolette è stata l’ambasciata francese di Londra, che domenica mattina si è svegliata con un ritratto di una donna in lacrime su uno dei propri muri esterni. L’opera, subito rivendicata da Banksy sul proprio sito, rappresenta una figura femminile tipica del celebre romanzo Les Miserable di Victor Hugo: una donna, in lacrime, che prende forma dal gas di un lacrimogeno. Alle sue spalle, per contestualizzare la critica, ecco spuntare una bandiera francese.
Vista l’attenzione mostrata dall’artista sul tema, impossibile non ricondurre l’opera a quanto accaduto recentemente al campo profughi di Calais, verso cui Banksy ha dimostrato di avere più di una volta un occhio di riguardo (vedi qui). Recentemente il luogo di raccolta migranti più grande d’Europa era stato vittima dell’azione di alcune ruspe, che hanno di fatto distrutto parte delle costruzioni presenti sul posto. Le forze dell’ordine, per contrastare la rabbia dei rifugiati, hanno dovuto più di una volta utilizzare gas lacrimogeni per disperdere la folla inferocita.
Chissà se anche questa volta le autorità si concentreranno sull’importanza dell’opera piuttosto che sulla risoluzione del problema, visto che sempre a Calais, qualche mese fa, alcuni murales dell’artista inglese furono oggetto di una vera e propria campagna di tutela e protezione dell’opera.