Sempre più spesso, vedendo le cifre astronomiche spese per tele o dipinti considerati patrimoni inestimabili, ci chiediamo se siano divenute ormai uno status symbol, o possiedano realmente un valore così rilevante e soprattutto chi possa stabilirlo e con quali criteri. Non sono solo i collezionisti e gli artisti a prendere parte alle aste, giocando al rialzo, in quella che sembra più una lotta per la propria affermazione anziché una mera attività di investimento.
La casa d’aste Christie’s a New York ha saputo sfruttare il suddetto fenomeno, proponendo in modo astuto l’ultimo quadro, in mani private, dell’artista italiano dal genio intramontabile: Leonardo da Vinci, in una serata interamente dedicata all’arte contemporanea.
Ovviamente i collezionisti sono accorsi, la sala è stata presa d’assalto e, dopo soli 19 minuti di “fuoco”, l’opera è stata venduta per 380 milioni di euro (ad un collezionista ignoto), che hanno offuscato il record segnato da «Interchange» di Willem De Kooning, opera che era stata venduta per 255 milioni di euro.