Andate indietro nel tempo e ripensate a quella scena di Ritorno al Futuro, quando Marty McFly sta scappando da Griff e la sua gang. Prende il monopattino di una ragazzina, stacca il manubrio per farne uno skateboard, lo lancia in terra e niente. Nessun rumore. Lo skateboard fluttua a pochi centimetri da terra. È così che noi tutti abbiamo conosciuto l’Hoverboard.
Oggi, il volopattino è quasi una realtà grazie alla compagnia californiana Arx Pax, fondata nel 2012 dall’architetto Greg Henderson, colui che ha brevettato la tecnologia alla base dell’innovazione (Magnetic Field Architecture). Hendo Hoverboard è già arrivato al diciottesimo prototipo e richiede ancora qualche miglioria, per questo la Arx Pax ha lanciato una campagna su Kickstarter – noto sito web di crowdfunding – che consente a chiunque di offrire un aiuto economico al progetto. I potenziali finanziatori riceveranno in cambio oggetti ed esperienze indimenticabili, a seconda dell’ingenza della loro donazione.
Purtroppo però, Ritorno al Futuro ci ha donato un’immagine distorta di quello che sarebbe potuto essere. Infatti il reale hoverboard non vola sull’acqua, né sui prati, ma soltanto in luoghi realizzati in materiali appositi che consentano la creazione di un campo magnetico e sfruttare la repulsione magnetica per levitare – ad oggi – a 2,5 cm dal terreno.
Volete comunque provarne uno? Basta una donazione di 10.000 dollari al progetto e potrete portarne a casa uno della prima serie di produzione. Oppure potete donare 120 euro e portarvi a casa un modellino che fluttua davvero da tenere sulla scrivania. In ogni caso la vostra donazione non sarà fondamentale a raggiungere l’obiettivo di 250.000 dollari, già ampiamente realizzato dopo circa una settimana dal lancio della campagna.
La data prevista del lancio è il 21 ottobre 2015, il giorno in cui la Delorian con i suoi tre stravaganti passeggeri atterrò nel futuro. Non resta che aspettare e vedere questo futuro sempre più vicino, per scoprire quali saranno inoltre le diverse applicazioni possibili per questo tipo di tecnologia.
Già si è parlato della possibilità di utilizzarla per mettere gli edifici al sicuro in caso di terremoti, provvedendo a farli letteralmente levitare in caso di necessità. E se nel 1989 l’idea di uno skateboard volante poteva sembrare fantascienza, oggi, in una casa fluttuante, noi siamo disposti a crederci.