Milano Design Week: Il WT SmartCity Award Premia e Sosta Fino al 9 Aprile

Milano Design Week

La Milano Design Week è tornata a colorare le vie del capoluogo lombardo e quest’anno sembra essere più accesa che mai. In occasione di tale evento, Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano, situato nel cuore del quadrilatero della moda, in un primaverile pomeriggio di inizio aprile ha ospitato la premiazione del WT SmartCity Award, premio Internazionale all’Innovazione Architettonica organizzato da Well-Tech e giunto alla terza edizione.

I progetti presenti in gara ed esposti nel Cortile d’onore dello stesso Palazzo – visionabili fino al 9 di aprile – sono stati ammirati da tantissimi spettatori che, a partire dalle prime ore del pomeriggio, hanno affollato gli spazi destinati all’esposizione.

Well-Tech, quindi, si fa promotore come tutti gli anni di premi legati al mondo dell’innovazione tecnologica e del design, organizzazione che dal 1999 si occupa di progettazione e ricerca delle nuove tecnologie sostenibili e accessibili. E non c’è luogo più adatto della Città metropolitana di Milano, ex Provincia, per accogliere tale iniziativa volta ad un futuro ricco di sfide. La vicesindaca dell’Ente, Arianna Censi, ha dichiarato di essere onorata di poter ospitare anche quest’anno il WT SmartCity Award, poiché l’istituzione che rappresenta è posizionata in modo più adeguato per rispondere a queste sfide, dalla pianificazione territoriale alla mobilità metropolitana.

A consegnare i premi, durante la proclamazione in lingua inglese, simbolo dell’internazionalità che lega sia i partecipanti sia coloro che hanno lavorato alla realizzazione dei lavori, il consigliere metropolitano Francesco Vassallo con delega alla Semplificazione, Digitalizzazione, Sviluppo economico, il quale ha affermato “che concrete azioni di progettazione architettonica innovativa affiancate da politiche ambientali, sono pianificate al fine di migliorare in modo significativo le condizioni ambientali del nostro territorio, tenendo presente che Città Metropolitana di Milano, sta già dimostrando la volontà di trasformarsi in una vera e propria “SmartCity” a misura di cittadino”.

Milano Design Week

Ma tornando alle ore 17.00 di martedì 4 aprile, o qualche minuto più tardi forse, la Sala Consiglio è gremita di gente di ogni età e sta per iniziare la premiazione destinata al riconoscimento di lavori già acclamati a livello mondiale. A comporre la giuria personaggi noti nel settore come Dario Parravicini, Direttore del Settore Sviluppo Economico e Sociale della Città metropolitana di Milano, Cesare Casati, docente de La Sapienza di Roma, Adriana Baglioni, professore presso il Politecnico di Milano, Dalia Gallicco Presidente dell’associazione del design SIGNUM LAB e infine l’Assessore di Regione Lombardia al Territorio, Viviana Beccalossi.

A ribadire, inoltre, la multiculturalità che il seguente premio esalta e fortifica, una delegazione dalla Catalogna, rappresentata da Joan Aregio, Segretario generale del Commercio e della ricerca.

Subito dopo la premiazione le porte del bellissimo cortile su cui si affaccia la Sala degli Affreschi, ove esposti altri progetti, sono spalancate. Un via vai di gente, sorridente, eccentrica, curatissima, barocca, minimalista, per tutti i gusti insomma. Impossibile non scorgere l’operato dei ragazzi del catering che si accingono a preparare i tavoli per il finger food e cocktail bar, peccato bisogni aspettare fino alle 19.00 per poterne usufruire, quasi sessanta minuti. Ma, poco importa, in condizioni normali metà della gente si sarebbe probabilmente spazientita, ma con un’atmosfera così gaia e festosa, accompagnata da musica di sottofondo, voci e passi che si incrociano anche nelle vie parallele, è difficile trovare cavilli.

Per di più, un bel contrasto, spunto di riflessione, da cui potrete partire recandovi in Via Vivaio 1, è dato dal forte balzo temporale tra l’antichità del luogo e la modernità di ciò che ospita. Un connubio che si sposa alla perfezione e che si potrebbe decodificare come messaggio di connessione tra passato e presente. Infine, la mia serata termina alla ricerca di un brindisi che tarda ad arrivare o che forse non ho avuto la pazienza di aspettare. A voi auguro, invece, di perdervi tra le bellezze di questo magnifico palazzo inciso e sigillato nel mio cuore. Ma questa è un’altra storia, ed io mi fermo al premio, che è già tanta roba.