Connessione ad Internet, console sempre più tecnologiche e sensori per la guida autonoma sono alcune delle novità che l’industria dell’automobile ha lanciato negli ultimi anni. I veicoli si sono fatti così sempre più innovativi, ma allo stesso tempo sono diventati anche importanti magazzini dati. La nuova start up israeliana, Otonomo è nata proprio allo scopo di aiutare sempre più case automobilistiche nella gestione di questo continuo flusso di informazioni.
Questa azienda, fondata nel 2015, adotta un nuovo sistema cloud per raccogliere, organizzare e vendere successivamente i dati a terzi. Per ora ha stipulato collaborazioni con 9 importanti case automobilistiche tra cui Mercedes Daimler. Negli ultimi mesi Otonomo ha raggiunto circa 40 milioni di dollari in finanziamenti e tra i suoi sostenitori compare Steve Girsky, ex vicepresidente e membro del consiglio della General Motors.
Più di un milione di auto in strada sono collegate direttamente alla piattaforma di condivisione dati e per la fine del 2017 è previsto che questo numero aumenti fino a raggiungere circa 5 milioni di unità.
Come dichiara Ben Volkow, CEO di Otonomo e co-fondatore, a Business Insider:
La domanda sorge però spontanea, quale sarà il destino della privacy?
Come viene riportato nel rapporto dell’azienda McKinsey&Co si prevede che entro la fine del 2030 la vendita a terzi di dati diventerà un’industria di 750 milioni di dollari.
Tra i 3.184 intervistati per il seguente rapporto, è emerso che gli utenti si siano equamente divisi riguardo alla possibilità di condividere e vendere i propri dati. Infatti, il 55% si è dichiarata favorevole a questo processo mentre per il restante 45% soltanto il 24% ha affermato di non permettere mai la condivisione di alcun tipo di informazione.
Per il momento, Otonomo aderisce al Driver Privacy Act del 2015 che tutela il proprietario del veicolo considerandolo l’unico proprietario di tutti i dati raccolti a meno che non dichiari esplicitamente il proprio consenso alla condivisione.
Ovviamente gli standard e le normative riguardo alla privacy potrebbero cambiare negli anni. Il 28 giugno la Federal Trade Commission e la National Highway Traffic Safety Administration discuteranno delle questioni relative alla sicurezza legate al V2V, un sistema di comunicazione che consentirà alle auto di segnalare le zone più trafficate riducendo il numero degli incidenti. Ciò provocherà flussi di dati completamente nuovi e condivisi.
Tuttavia questo flusso dati non ha soltanto effetto sulla privacy dei consumatori, ma potrebbe migliorare anche l’esperienza di guida. Otonomo, come ha menzionato Volkow, può monitorare la pressione dei pneumatici, la durata della batteria in modo da informare il pilota nel caso ci fosse bisogno dell’aiuto di un meccanico.