Quanto è Cambiata la Frutta da Quando l’Uomo ha Cominciato a Coltivarla?

La frutta non è sempre stata come la vediamo noi al supermercato, o al fruttivendolo dietro l’angolo. La frutta che consumiamo oggi, in realtà, è il risultato delle coltivazioni, che sono ben diverse dai tempi in cui l’uomo raccoglieva la frutta e basta.

Molti alimenti che mangiamo – frutta inclusa – sono il prodotto di mix, di incroci con altri alimenti. Un chiarissimo esempio sono le fragole, che derivano dallo scontro (per caso)  di altri due alimenti. Il video che proponiamo (qui sotto), proviene dai geniali TED Talks, in trasferta alla University of Queensland in Australia nel 2013. Alimenti che oggi pensiamo naturali, in realtà non lo sono per niente.

Andiamo allora parecchio indietro con gli anni. Se qualcuno vi proponeva di mangiare una pesca 6 mila anni fa, potevate rimanerne sorpresi. Il sapore e soprattutto la grandezza della frutta era ben differente da quella a cui siamo abituati oggi. Durante i quasi 12 mila anni in cui l’uomo ha iniziato a coltivare frutta sono avvenuti drastici cambiamenti alla frutta stessa. Gli agricoltori sono diventati in grado di selezionare i prodotti migliori, per proporre ai consumatori frutta più dolce e di grandi dimensioni. A riguardo, il professore australiano di chimica James Kennedy ha recentemente pubblicato una serie di infografiche per spiegarci meglio il fenomeno. I prodotti su cui ci soffermeremo sono pesca, anguria e mais. Cominciamo dunque dalla pesca:

Quanto E' Cambiata la Frutta da Quando l'Uomo Ha Cominciato a Coltivarla?.1

Nativa della Cina, la grandezza della pesca equivaleva a solo una frazione di quella che mangiamo ora. Kennedy la vedeva come una “lenticchia”. Dopo 6 mila anni di selezione artificiale, la pesca è diventata 16 volte più grande, il succo 27% volte più gustoso e 4% più dolce. Secondo frutto, l’anguria:

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Kennedy dichiara: “Ho pensato di cercare il frutto meno naturale al mondo ed inserirlo nel mio studio: l’anguria”. Nel tempo questo frutto è cambiato così tanto che ha assunto 1.200 tipi diversi. Ad oggi si può acquistare angurie di diverso colore e anche senza semi all’interno. Nativa dell’Africa del sud, il frutto che vediamo oggi è lontano parente di quello di 6 mila anni fa. Basti pensare al fatto che oggi l’anguria pesa 100 volte di più che in origine. Terzo ed ultimo frutto, il mais:

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Il mais veniva “fatto in casa” nelle zone che oggi conosciamo come Messico e America Centrale. Al tempo, la grandezza di questo alimento – che oggi cospargiamo di burro – equivaleva a circa un decimo di quello che mangiamo adesso. Per le modifiche sul mais – dice Kennedy – dobbiamo ringraziare gli europei: “E’ dal XV secolo che i coloni europei hanno modificato la natura del mais. Modifiche mirate a saziare i palati dei propri consumatori. Il mais, infatti, è diventato oggi molto più gustoso”. Che dire. Se pensate che quello che vedete in tavola ogni giorno sia 100% naturale, potreste sbagliarvi.