Se si pensa alle grandi aziende in cui si vorrebbe lavorare, e che sicuramente non hanno problemi di budget per nuove assunzioni, uno dei nomi in cima alla lista è senza dubbio Microsoft. Purtroppo però, l’azienda sviluppatrice di software per eccellenza (con una capitalizzazione azionaria superiore ai 330 miliardi di dollari) sta licenziando. E parecchio.
In luglio, il colosso di Bill Gates ha annunciato un piano di licenziamento per un totale del 14% dell’intera forza lavoro, quindi all’incirca 18.000 impiegati entro l’anno prossimo. Questa decisione è sembrata abbastanza incoerente, considerando che l’ultima volta che Microsoft ha annunciato tagli al personale, era il 2009 e solo il 5% della forza lavoro fu eliminata a causa della recessione. La scelta è ovviamente orientata ad un abbattimento dei costi e ad una riorganizzazione aziendale atta a favorire processi decisionali più efficienti, eliminando alcuni step burocratici.
Va tenuto conto, infatti, che al momento Microsoft ha circa 127.000 dipendenti in tutto il mondo, decisamente più dei diretti competitor (Apple e Google). La strategia è stata sviluppata dal CEO Satya Nadella (in foto), probabilmente in ottica di un cambiamento nel core business. Il mercato dei personal computer, infatti, è decisamente in declino, e l’obiettivo sarebbe proprio quello di sviluppare al meglio le aree mobile, wearables, cloud-computing e software.
Foto 1. Satya Nadella