Il 9 novembre 2016 l’America ha deciso che Donald Trump sarebbe stato il suo 45esimo Presidente degli Stati Uniti. Da allora gli occhi increduli di tutto il mondo si sono incollati a Twitter per restare aggiornati sui comunicati ufficiali 2.0 del nuovo Presidente.
Dalle minacce alla Ford agli elogi per Fiat Chrysler, Trump ha fatto di Twitter il suo portavoce ufficiale. Le conseguenze del comportamento alquanto discutibile del tycoon si riflettono sia sulla credibilità degli USA nella politica estera sia sui mercati finanziari.
Infatti, dopo aver rovinato l’intricata rete della diplomazia internazionale con sei telefonate, pare che Donald Trump riesca a influenzare il comportamento degli investitori in soli 140 caratteri.
A notarlo è la compagnia statunitense Trigger Finance, la quale ha seguito con vivo interesse il rialzo del titolo di Fiat Chrysler in Piazza Affari dopo il tweet di Trump: in soli tre giorni la quotazione è arrivata a 10,15 euro.
Ma per quali motivi un cinguettio del tycoon dovrebbe muovere i mercati azionari?
Semplice. Il monitoraggio dei sentimenti di Trump nei confronti di un’azienda quotata è una forma di gestione del rischio di portafoglio. Gli investitori, infatti, stanno più tranquilli se riescono a veicolare i loro investimenti verso aziende che godono del favore protezionistico del Presidente degli Stati Uniti.
Perciò, Trigger Finance ha approfittato di questa necessità del mercato azionario e ha lanciato un’app in grado di segnalare ogni volta che Trump menziona su Twitter una società quotata nella quale l’utente ha investito.
Il suo nome è Trump Trigger e, al momento, è disponibile solo per dispositivi Apple.
Grazie al sistema dei tag, l’utente può selezionare le aziende che lo interessano, ricevere delle notifiche direttamente su suo smartphone e spostare i propri investimenti prima che sia troppo tardi.
Conoscevamo l’efficacia dell’oratoria del tycoon, ma Twitter ha confermato che con soli 140 caratteri è in grado di spostare miliardi di dollari di capitalizzazione. Basti pensare alle critiche espresse nei confronti di Boeing e Lockheed Martin: con un cinguettio i titolo hanno perso più del 2% sui mercati azionari.
Tuttavia, Trump Trigger lo rende meno imprevedibile e permette all’investitore di dormire sonni tranquilli. Di una cosa siamo certi, le sorprese non sono ancora finite. L’insediamento del 20 gennaio è solo l’inizio di una nuova era cinguettante.