L’Uomo Bianco Spazzatura: l’America Dimenticata e Umiliata

Siete sicuri di conoscere tutti gli stereotipi relativi agli status sociali che ogni giorno la rete ridicolizza con meme e vignette? Tra i vecchi gruppetti di paninari, gaggi, fricchettoni, coatti e tamarri ci siamo già fatti le ossa…dagli Usa però ne è sbarcato uno ancora più stigmatizzato e che magari vi è capitato di incontrare da qualche parte: l’uomo bianco spazzatura, letteralmente il “White trash”.

Si tratta dello stereotipo forse più violento, feroce e discriminatorio che possa essere mai stato usato, e  definisce uomini e donne di razza caucasica che vivono nelle periferie più degradate, hanno scarsa istruzione e poca considerazione di sé.

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La cinematografia li ha già testati: Harmony Korine ha provato a descriverli attraverso la controversa pellicola “Gummo” che racconta la vita decisamente poco raffinata di una famiglia residente a Xenia, una cittadina dell’Ohio, tra furti, incesti, gatti uccisi e colla da sniffare. Sulla carta ricordano un po’ i “Redneck”, i contadini sudisti poveri additati spesso come “repubblicani e razzisti” che vivevano negli stati della “Cotton Belt” dove si concentravano i pascoli e le piantagioni di cotone: Georgia, Tennessee, Alabama, Arkansas, Mississippi, Louisiana e Texas.

Il white trash però non è un semplice redneck ma si distingue oltre che per la scarsa agiatezza economica, una salute trascurata e poca istruzione, anche perché solitamente indossa Jeans e canottiera oppure t shirt monocolore, ha capelli tagliati corti ai lati tipo “mullet” e porta i baffi e pure il cappellino. Le caratteristiche generalizzate del loro stile di vita fanno decisamente  sorridere anche perché in molti si sono sbizzarriti cercando di definirne i tratti: c’è chi sostiene che per essere un “white trash” che si rispetti occorra avere una macchina abbandonata sui mattoni in giardino, adorare gli spettacoli del Wrestling, guidare pick-up scassati, bere birra di sottomarca, basare la propria alimentazione solo su wurstel e salsicce, ascoltare heavy metal, usare armi e fumare da che si è bambini. Poi ancora seguire una dieta malsana, ubriacarsi spesso, avere cani aggressivi, ed una sessualità violenta.

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Sull’uomo bianco spazzatura la scienza ci ha messo del suo: secondo alcuni sociologi che a partire dagli anni ’70 hanno considerato il fenomeno “white trash” nelle sue iniziali forme embrionali lo stereotipo evidenza una delle prime prese di coscienza da parte della razza caucasica della propria fragilità e propri limiti, sia morali che comportamentali. Intanto anche in Europa la rete si scatena a suon di meme e lo ridicolizza in tutto e per tutto per il suo vivere al limite della civiltà e cimentarsi in comportamenti e abitudini che la maggior parte delle persone condannano. Nel tiro a segno di internet c’è un bersaglio in più.