L’Andamento del Mercato Americano Durante le Elezioni Usa 2016

ELEZIONI USA 2016

Nel giro di poche settimane le schede elettorali di una delle più controverse elezioni nella storia degli Stati Uniti saranno conteggiate. Indifferentemente dalla vittoria della Clinton o di Trump, è difficile conoscere in anticipo le conseguenze che le elezioni del 2016 porteranno al mercato americano.

Nel frattempo, gli investitori valutano quale sia la migliore posizione da assumere: come l’elezione influenzerà il loro portafoglio e come tenere al minimo i rischi?

L’ANDATURA DEI MERCATI DURANTE LE ELEZIONI USA 2016

La buona notizia per gli investitori è che, storicamente, il mercato ha ottenuto buoni risultati in anni elettorali se osserviamo l’indice S&P 500 (realizzato da Standard & Poor’s nel 1957, segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione): nell’82% dei casi l’indice è risultato positivo. La cattiva notizia? Questa non è una “normale” elezione.

I grafici pubblicati da Fisher Investments mostrano l’andatura storica dell’indice S&P 500, ripercorrendo le elezioni che hanno visto come protagonisti diversi presidenti, da Roosevelt a Truman, da Kennedy a Nixon.

lection-years-and-market-outcomes-1Anche se, considerando tutti i mandati (ogni mandato ha durata 4 anni), si è registrato un andamento positivo per l’82% del tempo totale, le cose diventano più confuse se vengono presi in considerazione i candidati che concorrono adesso alla Casa Bianca.

Clinton e Trump sono i due candidati più “disprezzati” della storia e terzi candidati se consideriamo l’influenza che politici come Gary Johnson, Jill Stein, e Evan McMullin hanno su determinati stati della federazione statunitense.

Alcuni vedono solo nella possibile presidenza di Trump una garanzia di estrema instabilità dei mercati, mentre altri vedono anche nella candidata democratica possibili rischi economici. Nel frattempo, molte e diverse sono le supposizioni che vengono fatte.

Una delle più “quotate” è quella fatta dallo statistico Nate Silver ai primi di ottobre. Silver ipotizza che, se Gary Johnson vincesse nel New Mexico, suo stato di residenza, dove i sondaggi lo mostrano vincente con una percentuale del 24%, né Trump nè Clinton otterrebbero abbastanza voti per vincere al Collegio Elettorale. Evento sì improbabile ma ancora possibile. La vittoria di Johnson in New Mexico potrebbe portare conseguenze inaspettate, riscontrabili soprattutto nel mercato.

A prescindere dai risultati e dalla vittoria di uno dei due candidati, queste elezioni porteranno a delle conseguenze che a lungo influenzeranno il mercato. Conseguenze a cui sapranno rispondere solo imprenditori e azionisti, borse e aziende.