Con Brexit alle porte, la prestigiosa Università di Oxford sta programmando un trasferimento oltre la Manica.
Stando a quanto riportato in un articolo pubblicato il 20 febbraio da The Telegraph, il rettorato di Oxford pare stia pianificando di inaugurare una succursale a Parigi così da poter continuare a beneficiare dei finanziamenti studenteschi garantiti dall’Unione Europea e aggirare quindi l’uscita del Regno Unito dal blocco commerciale continentale.
ha dichiarato un portavoce della Oxford University al quotidiano inglese.
Nell’articolo viene citato anche Jean-Michel Blanquer, preside della Ecole Supérieure des Sciences Economiques et Commerciales (ESSEC), che ha confermato il progetto di sviluppo di un campus internazionale presso l’Universite Paris Sienne, università parigina dedicata a studenti comunitari e internazionali.
Al trasferimento logistico si aggiungerebbero nuovi programmi di finanziamento europeo, questa volta garantiti da banche e fondi fiduciari francesi.
Brexit e le modifiche che nei prossimi mesi potrebbero essere apportate alle leggi britanniche che riguardano l’immigrazione hanno già registrato ripercussioni sul numero di studenti stranieri presenti nel Regno Unito. Dopo l’esito inaspettato della chiamata alle urne del 26 giugno 2016, il numero di domande provenienti da studenti dell’Unione Europea è diminuito del 7%: sono state 42.070 le applications del 2016, diverse migliaia in meno rispetto alle 45.220 dell’anno precedente.
E i numeri potrebbero scendere ancora se il Ministero degli Interni inglese decidesse di far pagare agli studenti comunitari le stesse tasse universitarie chieste invece ai cittadini inglesi: sarebbero circa 31.000 gli studenti in meno, una diminuzione del 57% rispetto al 2016 (stando ai numeri riportati nel report dell’Higher Education Policy Institute, HEPI).
La creazione di un campus internazionale e il trasferimento di parte del plesso di Oxford a Parigi potrebbe mantenere alto il prestigio dell’università inglese, destinata altrimenti a un clamoroso declino.