Gli stranieri più ricchi potranno rimanere nel Regno Unito senza dover sottostare alle nuove leggi britanniche riguardanti l’immigrazione che i “comuni” cittadini europei dovranno invece rispettare dopo Brexit. Secondo quanto riportato infatti da New World Wealth, organizzazione di intelligence dedicata a ricerche di mercato e patrimonio globale, in un commento alla nuova ricerca “Wealth Report 2017” di Knight Frank, Brexit non avrà le stesse conseguenze per tutti.
Gli individui “ultra-high-net-worth”, ossia coloro che possiedono un patrimonio netto pari o superiore ai 30 milioni di dollari, non saranno affatto toccati dalle nuove leggi inglesi varate in seguito dell’attuazione dell’articolo 50 del trattato di Lisbona.
“Per molti, la decisione presa nel 2016 dalla Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea è stata un disastro, sia per quanto riguarda il mercato globale, sia per la capacità del Paese di attrarre i più facoltosi che da diversi anni prediligono l’UK ad altri stati” ha dichiarato Andrew Amoils, Responsabile delle Ricerche presso la New World Wealth.
“La nostra ipotesi è sostenuta dalle numerose interviste fatte dal New World Wealth negli ultimi anni: molti dei ricchi residenti nel Regno Unito avevano manifestato preoccupazione non solo per i confini fin troppo aperti dello Stato nei confronti dei cittadini europei, ma anche riguardo l’influenza che il mercato dell’Unione aveva sulla moneta e sull’economia nazionale britannica”.
Lo scorso 17 gennaio, il primo ministro inglese Theresa May aveva illustrato i diversi obiettivi che il Paese mira a raggiungere con l’uscita dall’Europa: il rifiuto del mercato unico e la fine della libera circolazione sono stati i due punti salienti, confermando le previsioni degli analisti, sostenitori sin dall’inizio della cosiddetta “Hard Brexit”.
Le restrizioni che verranno applicate ai confini toccheranno da vicino i cittadini europei, non più liberi di lavorare e studiare in Inghilterra come in precedenza. Anche se al momento nulla è cambiato e il Regno Unito deve ancora sottostare alle regole vigenti nell’Unione, a partire da aprile 2017, mese in cui partiranno le trattative conseguenti all’articolo 50 del trattato di Lisbona, potranno rimanere in Gran Bretagna solo:
– cittadini dell’UE che hanno studiato in Gran Bretagna e con un lavoro garantito dopo la laurea;
– cittadini dell’UE con un reddito annuo superiore alle 30.000 sterline.
I più ricchi non avranno, ovviamente, alcun problema.