Gli appassionati di musica in Stati Uniti e Gran Bretagna, con il fenomeno, hanno già una certa confidenza da qualche tempo, mentre per il pubblico italiano quello del secondary ticketing – la rivendita su un vero e proprio mercato secondario dei tagliandi per gli eventi rock, pop, hip hop e dance più attesi – è una novità relativa. Di quello che alcuni chiamano bagarinaggio online e che altri, invece, considerano solo una legittima attività commerciale, la platea tricolore impattò lo scorso aprile, in occasione dell’annuncio, da parte dei Foo Fighters, delle due tappe italiane del tour di “Sonic highways”, uno degli eventi più attesi della stagione. Già, perché il secondary ticketing incide esponenzialmente a seconda dell’attesa che circonda l’evento: più il concerto è appetibile, più la speculazione è probabile. Qualche esempio? Fenomeni simili a quello registrato in occasione della calata tricolore di Dave Grohl e compagni si sono verificati durante le prevendite di quello che sarà l’ultimo concerto italiano dei Black Sabbath, previsto all’Arena di Verona per il prossimo 13 giugno, e per le due date fissate – sempre presso la storica struttura scaligera – da Adele per promuovere dal vivo nel nostro Paese il suo nuovo album, “25”.
Date e nomi cambiano, ma il risultato rimane sempre lo stesso: indicazioni di “tutto esaurito” al botteghino ufficiale ma biglietti ancora disponibili – a prezzo ovviamente maggiorato, talvolta addirittura decuplicato – sulle piattaforme secondarie. I siti che si occupano di mediare tra domanda e offerta (entrambe da privati) operano legalmente sui mercati, ma all’estero, dove la compravendita di biglietti online è una tradizione ormai consolidata, diversi operatori del settore stanno iniziando a porsi delle domande: negli USA, per esempio, le speculazioni attuate sui biglietti per il prossimo tour di Bruce Springsteen sono finite nel mirino del procuratore generale dello stato di New York, mentre in Belgio le autorità stanno facendo chiarezza sulle relazioni (pericolose, e illegali) tra gli operatori del mercato primario e quelli operanti sul secondario.