Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto a ribasso le stime di crescita degli USA, a pesare i dubbi su Trump. Intanto in Italia Pirelli si prepara al rientro in borsa su Piazza Affari.
Nel mondo
Dopo l’attacco di WannaCry, ecco un nuovo virus che ha colpito su larga scala: stiamo parlando di NotPetya. La storia è sempre la stessa, il pc viene bloccato fino a quando non si paga un riscatto per liberarlo. Corriere ci spiega come difenderci dagli attacchi.
Facebook continua a unire il mondo, il fondatore Mark Zuckenberg ha annunciato che il social network ha raggiunto i due miliardi di utenti (Repubblica).
Dopo i rumors di ieri, l’Antitrust ha multato Google per abuso di posizione dominante. La multa raggiunge la cifra record di 2,7 milioni di dollari. Il motivo? Google pilotava a proprio favore alcune ricerche fatte dagli utenti. (Bloomberg). Sebbene resti una cifra da capogiro, ecco paragonata la multa (cerchio scuro) con la tesoreria attuale di Google:
In Italia
Il 4 ottobre il titolo Pirelli si prepara al rientro in borsa a Piazza Affari. La forchetta del prezzo sarà fissata entro fine settembre (Ansa).
Accadde oggi
Nel 1919, con la firma del trattato di Versailles, si conclude la prima guerra mondiale.
Economia e mercati
Nestlè ha intenzione di lanciare un maxi buyback (acquisto di proprie azioni, ne abbiamo parlato in questo post) sulle proprie azioni, si parla di 20 miliardi di franchi svizzeri (Repubblica).
Il grafico mostra le performance di Intesa Sanpaolo, Unicredit e l’indice FTSE MIB nel mese di giugno. L’indice Italiano è principalmente composto dal settore bancario ed ha mostrato una performance abbastanza piatta (100). Al contrario, le grandi banche come Intesa e Unicredit sono comunque salite abbastanza (5% e 8%). Che il sistema bancario italiano sia percepito come più sicuro?
Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto a ribasso le stime di crescita degli Stati Uniti, si è passati al 2,1% sia per il 2017 che il 2018, il motivo è stato principalmente che il taglio delle tasse previsto da Trump non porterà alcun valore aggiunto alla crescita (Reuters).
L’indice di diffusione dell’attività economica degli Stati Uniti, calcolato dalla FED di Chicago, ha deluso le attese ed è tornato in territorio negativo facendo emergere nuovi dubbi circa l’effettiva sostenibilità della crescita del Paese e delle sue piazze finanziarie.
Le politiche monetarie in corso nella maggior parte dei paesi sviluppati hanno comportato una grossa mole di acquisto di titoli di Stato. Nel grafico sottostante è interessante osservare quanto “debito” di uno Stato è stato “comprato” dalla rispettiva banca centrale: il caso del Giappone è quello più rilevante, mentre la regola della “Capital Key” nell’Eurozona ha determinato maggiori acquisti per i paesi “core” della zona Euro, come la Germania.
Per capire le dimensioni di un mercato finanziario può essere interessante osservare il rapporto tra la capitalizzazione totale del mercato (determinata dal valore e dal numero delle azioni presenti sul mercato) rispetto al suo PIL: negli Stati Uniti questo rapporto sta crescendo vertiginosamente.
Occhio al dato
In Italia sarà comunicato il valore dei prezzi al consumo, alla produzione dell’industria e dei servizi. Negli Stati Uniti attenzione al dato sulle scorte di petrolio.