Lo scorso 30 Aprile prendeva il via quello che è stato denominato “ISS HD Earth Viewing Experiment”, progetto che consente di godere in diretta streaming della vista mozzafiato offerta dalla Stazione Spaziale Internazionale (SSI). Le diverse telecamere, posizionate all’esterno del modulo Columbus dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), trasmettono ininterrottamente (tranne in qualche caso dove alcuni problemi di ricezione bloccano temporaneamente la presa diretta) le immagini catturate da più di 400 km di altitudine.
Il sito, che offre vedute da cartolina, è stato letteralmente preso d’assalto. Lo streaming ha finora raggiunto e superato le 33 milioni di visualizzazioni, mentre il link della pagina è stato condiviso più di 312 mila volte su Facebook . Le immagini vengono alternate da quattro diverse telecamere, ognuna delle quali offre una diversa prospettiva sul nostro meraviglioso pianeta che, a seconda della posizione della SSI, regala luci e paesaggi davvero suggestivi.
Negli ultimi giorni, in seguito alla partenza della “nostra” Samantha Cristoforetti (prima donna italiana nello spazio), abbiamo sentito parlare molto della Stazione Spaziale Internazionale. L’astronauta classe 1977, selezionata dall’ESA nel 2009, ha preso parte alla missione “Futura” dell’ASI (l’Agenzia Spaziale Italiana), il cui lancio con la navicella Soyuz è avvenuto lo scorso 23 Novembre dal cosmodromo di Baikonour in Kazakistan, insieme agli astronauti Terry Virts (NASA) e Anton Shkaplerov (Roscosmos). In seguito al suo arrivo sull’SSI, la Cristoforetti ha cominciato il suo “#DiarioDiBordo” su Twitter, una serie di impressioni e commenti delle giornate a gravità zero, permettendoci così di farci un’idea su cosa voglia dire passare le giornate nella stazione spaziale.
(IT)Vicino al tramonto, le ombre lunghe danno al pianeta un tocco di poesia #Futura42 #BluePlanet pic.twitter.com/XrgcXN6VLz
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 30 Novembre 2014
La Stazione Spaziale Internazionale rappresenta il più importante programma di cooperazione internazionale mai intrapreso in campo scientifico e tecnologico. Dal 2000, con l’arrivo del primo equipaggio permanente, l’SSI assicura un’interrotta presenza umana nello spazio, grazie ai diversi astronauti avvicendatisi in questi quindici anni. Grazie ai suoi sette laboratori pressurizzati e le nove piattaforme esterne, consiste in un vero e proprio laboratorio orbitante per la ricerca scientifica e tecnologica, permettendo così di condurre esperimenti che sarebbero impossibili sulla terra. La struttura imponente della stazione, con i suoi cento e passa metri di intelaiatura, copre un’area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale precedente. Un progetto davvero imponente insomma, il cui costo è stato stimato dall’ESA in 100 miliardi di euro in trent’anni e che consentirà alla ricerca di fare passi in avanti in molti ambiti: dalla chimica alla fisica, dalla medicina alla biologia e ovviamente in campo astronomico e meteorologico.
Purtroppo la maggior parte di noi non potrà mai provare l’emozione di orbitare attorno alla Terra, mentre fluttuando a gravità zero il nostro sguardo si perderebbe nello spazio aperto. Direi però che per il momento accontentarsi di guardarlo in streaming attraverso il computer di casa possa essere un giusto compromesso. Non sarà la stessa cosa è vero, ma vi assicuro che è comunque uno spettacolo.
Qui trovate il link al sito per vedere lo streaming.