Fin dalle prime osservazioni astronomiche della storia, delle domande ricorrenti hanno sempre assillato ogni curioso che puntasse il proprio sguardo verso la volta celeste. Siamo soli nell’universo? Esistono pianeti simili alla Terra?
Nel corso degli anni gli scienziati hanno cercato di rispondere a questi eterni quesiti, riuscendo però ad avanzare solo delle ipotesi basate su indizi di vario genere. Ora un gruppo di ricercatori internazionali che lavorano al Laboratorio di Astrofisica di Marsiglia hanno pubblicato l’ultimissima novità sull’argomento. Infatti nel servizio lanciato dall’Astrophysical Journal Letters, essi ci presentano Proxima B, il pianeta più vicino al nostro sistema solare che potrebbe essere nelle condizioni di ospitare forme di vita organiche. Il pianeta in questione orbiterebbe intorno alla stella a noi più vicina, Proxima Centauri.
Vediamo insieme alcune caratteristiche fisiche del pianeta, confrontandole con quelle della Terra.
Terra
Massa: 5,972 X 10^24 kg
Distanza dal Sole: 149.600.000 km
Raggio: 6.371 km
Superficie coperta dall’acqua: 70%
Proxima B
Massa: 7,750 X 10^24 kg (circa)
Distanza da Proxima Centauri: 5.800.000 km
Raggio: tra i 5.990 e 8.920 km.
Superficie coperta dall’acqua: 100%
Composizione: 50% roccia, 50% acqua.
Gli scienziati hanno effettuato varie simulazioni e hanno concluso che la superficie è probabilmente caratterizzata da temperature miti ed è coperta da acqua allo stato liquido nella sua totalità. Infatti la distanza che separa Proxima B dalla sua stella, molto minore rispetto alla distanza Terra-Sole, non implica che la temperatura del pianeta sia così elevata, in quanto Proxima Centauri è una stella molto più piccola e meno luminosa del Sole, facendo si che il pianeta abbia la fortuna di trovarsi nella cosiddetta “zona abitabile”.
Questa ipotesi è ulteriormente motivata dal fatto che gli esperti affermano che Proxima B avrebbe una sottile atmosfera di gas che lo circonda, rendendolo così potenzialmente ospitale a forme di vita.