La crisi senza fine che sembra non voler dar tregua ai Paesi europei viene vissuta dai mercati finanziari sul filo della tensione, con singoli fattori esterni, come il referendum scozzese, che possono influenzare la stabilità economica di singoli Paesi, incidendo sui loro rating nazionali e dando vita ad un effetto domino incontrollato. Un fattore esterno che spesso viene trascurato dai media nazionali e che nel futuro potrebbe avere un grosso peso nella valutazione del rating degli Stati è, paradossalmente, quello che incide più marcatamente sulle nostre singole vite ogni giorno: il clima.
La solvibilità climatica degli Stati
In un recente report dell’agenzia di rating Standard&Poor’s (S&P), un membro del famoso oligopolio insieme a Moody’s e Fitch che assegna i voti alle economie nazionali, sono stati calcolati i rischi climatici e i loro effetti sulla solvibilità degli Stati. I risultati non sono rosei, tanto che i cambiamenti climatici vengono definiti una mega-tendenza globale di rischio per Stati nazionali.
“Fin dall’inizio del nuovo secolo – scrivono gli analisti di S&P – due mega-trend sono emersi a dominare il dibattito pubblico sui rischi economici globali. Il primo, l’invecchiamento globale, è relativamente ben compreso e le sue conseguenze relativamente chiare. Il secondo, l’impatto del cambiamento climatico, è di gran lunga più nebuloso e i suoi potenziali risultati molto più difficili da prevedere”.
Secondo il report, anche se la maggior parte degli Stati risentiranno in una certa misura degli effetti negativi del cambiamento climatico, ci si aspetta che saranno i Paesi più poveri con i debiti sovrani di basso rating a subire maggiormente il peso del impatto. Ciò è dovuto in parte a causa della loro dipendenza dalla produzione agricola e dall’occupazione legata ad essa, che può essere vulnerabile al cambiamento dei modelli climatici e ad eventi meteorologici estremi, ma anche per la loro minor capacità di assorbire il costo finanziario.
Potenziale vulnerabilità ai cambiamenti climatici
Fonte: Standard& Poor’s