Intervista all’Attivista Pro-Marijuana che Vuole Candidarsi alla Casa Bianca nel 2016

La lotta per la legalizzazione della Marijuana sembra aver trovato una nuova casa: New York. Centro storico della finanza internazionale e culla della cultura e del business dell’età moderna, negli ultimi mesi la città è diventata scenario di una vera e propria battaglia per la liberalizzazione della Cannabis. La depenalizzazione dell’uso di Marijuana a scopo terapeutico prima, lo scontro a suon di editoriali e pubblicità tra le pagine del New York Times, poi. Nel mezzo, le dichiarazioni di Bud Green, un attivista pro-marijuana che, rivendicando la paternità di un gesto simbolico come l’affissione di due bandiere bianche sulle torri del ponte di Brooklyn, afferma di volersi candidare alle elezioni presidenziali in programma per il 2016. Tanto, forse persino troppo, per una città come New York, che della tolleranza e delle battaglie sociali è sempre stata il simbolo.

Bud Green

Per capire meglio cosa sta succedendo, siamo riusciti a fare qualche domanda al Reverendo Bud Green, quarantanove anni, nell’ultimo periodo al centro dell’attenzione mediatica americana per le proprie dichiarazioni e la rivoluzione inneggiata dal suo movimento politico-religioso, il POT Party.

Rev. Bud Green, qual è il suo vero nome?

Norm Lebeau

Posso chiederle perché ha scelto di farsi chiamare Bud Green? E perché Reverendo? Ha qualche legame con il mondo religioso?

Ovviamente Bud Green (ndr, Germoglio Verde) è un palese riferimento alla Marijuana. Mi faccio chiamare Reverendo perché predico la buona parola del Signore per fumare l’erba santa.

Quindi secondo lei c’è una relazione tra Dio e la Marijuana? Quale?

Degli ottimi riferimenti della Bibbia sono quelli della Genesi 1-11 (“E Dio disse: “la terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie.”) e della Genesi 1-29 (“Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.”). Alcune di queste citazioni, tuttavia, sono tratte dalla Bibbia antica. In pochi sanno che il testo è stato modificato per evitare il facile collegamento con la Marijuana, citato molto negli anni ’60.