“Je Suis Charlie”, Quando La Tragedia Diventa La Farsa di Un Business

Danica Harcourt di Imperfect Circle Apparel, venditrice di Etsy, sito web dedicato alle vendite online, confessa di essere maggiormente interessata alla causa che a ricavare un profitto. "Il nostro obbiettivo - ha recentemente spiegato Harcourt alla Cnn - non è mai stato ricavare un profitto dalla vendita di queste t-shirt ma aiutare a diffondere la consapevolezza per supportare la popolazione francese. Abbiamo anche ricevuto un paio di commenti negativi da alcuni utenti francesi che credono che gli americani siano solo degli 'st***zi' in cerca di profitto. Ma questo non è mai stato il nostro intento."

Imperfect Circle Apparel, a detta di Harcourt, dona solitamente il 10 percento dei propri profitti su base annuale - in alcuni casi l'intero ammontare dei proventi ricavati dalle vendite, circa $ 4-5 a maglietta - ma non ha ancora preso una decisione circa i ricavi ottenuti dal merchandising "Je Suis Charlie". Del resto, come lei stessa ha dichiarato, il suo negozio web ha ricevuto più visite nei due giorni successivi all'attentato che in tutto l'anno. Allo stesso modo, il sito web di gadget Rock-World-East, ha riferito di aver registrato un numero di vendite astronomiche in sole 24 ore, vendendo oltre 1800 t-shirt con il logo impresso, contro le solite 300-600.