La Fatwa contro i Pupazzi di Neve in Arabia Saudita

Cosa hanno in comune lo scrittore Salman Rushdie e i pupazzi di neve? Facile. Entrambi sono soggetti ad una fatwa. Ebbene sì, nel già tormentato Medio Oriente capita anche questo. L’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione ha imbiancato le dune sabbiose dell’Arabia Saudita. Un evento raro in queste terre che è stato salutato con sorpresa e gioia dalla popolazione. E così in molti si sono subito cimentati nella realizzazione del classico pupazzo di neve e di diversi cammelli, alcuni dei quali bardati con sciarpe di squadre di calcio. Cosa che sembra aver mandato su tutte le furie i religiosi locali, tanto da spingere il noto teologo Mohammad Saleh Al Minjed a emettere una fatwa contro i pupazzi di neve. “Fare un pupazzo che rappresenta un essere umano o un animale, che sia per divertimento o per gioco, non è accettabile per l’Islam”ha dichiarato lo studioso.

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Nel mondo islamico, infatti, vige il divieto di raffigurare figure umane o di animali, che siano dipinti o sculture. Nato principalmente come divieto assoluto di rappresentare Dio ed il suo profeta, l’insegnamento contenuto negli Ahdith, ovvero nei detti del profeta Maometto e non nel Corano, si è poi allargato agli uomini in generale e agli animali – perchè solo Dio può crearli. Il provvedimento non è però piaciuto a gran parte della popolazione. “Non vedo cosa di verosimilmente umano possa esserci in un informe pupazzo di neve,” si difende un commentatore. “Possiamo goderci di una manciata di giorni, se non ore, all’anno di neve, e puntualmente c’è qualcuno che ci vuole derubare della gioia e del divertimento,” scrive invece il blogger Mishaal. Ma c’è anche chi è d’accordo con la fatwa. “Non sono valori della nostra tradizione” sostiene il blogger Al Marsad, che suggerisce “chi è affascinato dall’Occidente dovrebbe emulare le sue invenzioni, le sue scienze, non la sua cultura”.