Il modo tramite cui la C.I.A. recluta le proprie spie è noto a tutti: un professore universitario che chiama i propri studenti più brillanti nel proprio ufficio per parlare di cose importanti, loschi figuri fuori dalle scuole per intercettare le menti più geniali del domani, stanze buie in cui uomini in giacca e cravatta domandano tutto della tua vita, intimandoti di non mentire che tanto non si può nascondere nulla alla macchina della verità.
Questo è quello che ci hanno insegnato tutti i film e i libri, dalla trilogia di Bourne fino a i tre giorni del Condor, ma siamo sicuri che questa vulgata corrisponda a verità? È davvero tutto così segreto e complicato?
In realtà è tutto più semplice, più o meno come candidarsi per qualunque altro lavoro, o almeno così è ciò che afferma, intervistato da Forbes Ron Patrick, veterano nell’ala più segreta del governo americano e responsabile del reclutamento di alcune delle migliori spie dell’agenzia e, di conseguenza, del mondo: “tutto –film e libri– fanno pensare che ci sia qualche strada segreta per entrare nella Cia, mentre nei fatti non c’è segreto”. È addirittura possibile candidarsi online.