Qualcuno sembra aver finalmente risposto alle preghiere di Christine Lagarde, direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che lo scorso maggio aveva avvertito circa una “protratta cattiva condotta” del comparto finanziario dell’economia mondiale, in cui “alcuni gruppi di spicco rimangono impantanati in scandali che violano le nome etiche di base”.
A farsi carico dei “peccatori” è l’Arcivescovo di Canterbury Justin Webly (ritratto in foto), il quale, in un estremo tentativo per rivoluzionare la cultura all’interno dell’industria dei servizi finanziari, ha oggi invitato i giovani banchieri londinesi ad unirsi ad una nuova comunità quasi-monastica che sorgerà di fianco alla propria residenza di Lambeth Palace. Sarà lo stesso Welby l’abate dell’aggregazione, dove gli aspiranti banchieri ed altre future figure di spicco del settore di età compresa tra i 20 ed i 35 anni potranno passare 12 mesi al “cospetto di Dio” – dietro un preliminare studio comprensivo dell’etica e della filosofia – pregando e servendo i bisognosi.
Foto 1. Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury, nel trasporto di una croce attraverso il centro di Dover, nel Kent, come parte del suo servizio per il Venerdì Santo.
Immagine tratta da Gareth Fuller/PA Wire