L’Economia delle Scarpe TOMS, Carità o Limite allo Sviluppo?

La TOMS è una società a scopo di lucro con sede a Playa Del Rey, California, fondata nel 2006 da Blake Mycoskie, un imprenditore statunitense originario di Arlington, Texas, la quale si occupa principalmente della progettazione e la vendita di scarpe sul modello delle Espadrillas argentine. Tramite il controllo sulla società sussidiaria non-profit Friends of Tom, la TOMS ha sviluppato nel tempo un promettente business model sulla base del concetto “uno per uno” – termine che fa riferimento alla promessa dell’azienda di fornire gratuitamente un paio di scarpe nuove ad ogni bambino bisognoso, dall’Argentina al Ruanda, per ogni prodotto al dettaglio venduto sul mercato.

Nonostante l’iniziativa fosse apparentemente onorevole, alla società non sono state risparmiate le critiche – la più aspra delle quali le è stata diretta dal rinomato filosofo sloveno Slavoj Žižek. L’autore di First As Tragedy, Then As Farce” – un libro in cui il filosofo articola in modo più completo il fallimento morale del nostro mondo post-moderno – ha utilizzato stavolta “l’assurdo esempio” delle scarpe TOMS – come lui stesso vi si riferisce – per evidenziare criticamente come il nostro sistema economico abbia subito uno dei cambiamenti più significativi, e maggiormente ignorati, dopo gli anni ’60 – ossia il passaggio ad un “capitalismo culturale”, un sistema economico dove vengono offerti prodotti all’interno dei quali è già contenuto l’obbligo morale di fare qualcosa per gli altri, in cui nel singolo atto consumistico compriamo anche la redenzione per il fatto di essere solamente dei consumatori (vedi video).