Marò Slug, Passenger e Call of Salveenee: Ecco Tutti i Giochi Online che Fanno Discutere il Web

Tra finzione e realtà. E’ la nuova trovata del web, capace di inventarsi in continuazione qualcosa di nuovo per attrarre a sé un numero sempre maggiore di utenti. Questa volta, però, forse ci si è spinti leggermente oltre. E’ il caso della nuova moda dei vecchi giochi online, che da qualche mese sono tornati a spopolare sul web, sfruttando le trame più drammatiche della cronaca internazionale.

Sembravano ormai superati i tempi di Rimbalza il clandestino, l’applicazione sviluppata e diffusa dalla Lega Nord attraverso i social nel 2009. Un gioco che consentiva agli utenti di “divertirsi” facendo sparire con un clic le barche con gli immigrati a bordo. Allora ad affondare, però, fu il Carroccio, sommerso di critiche per aver banalizzato e strumentalizzato un tema così caldo come il continuo sbarco di clandestini sulle coste italiane.

Rimbalza il clandestino

Alla stessa estate risale l’altro gioco sviluppato dalla compagine leghista: Converti il comunista. Lo scopo, questa volta, era quello di trasformare il “triste e logoro comunista in un felice leghista”. Un’applicazione che, fondendo sacro e profano, dava al sostenitore padano i poteri religiosi di convertire, tramite il Sole delle Alpi, i sostenitori della sinistra. Unica difficolta, i pomodori che Veltroni e Franceschini lanciavano contro il convertito.

Questa estate, invece, è stata la volta di Riot, il simulatore di rivolte. Nato nel 2013, grazie a una campagna di crowdfounding di circa 40mila dollari (contro i 15mila richiesti), il gioco ripropone le sommosse che negli ultimi anni hanno caratterizzato il mondo: la Primavera Araba, le rivolte urbane in Grecia, le manifestazioni No Tav. Un lavoro durato anni e che in estate ha visto finalmente la luce. Reazioni? Il Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) ha chiesto la rimozione dal web, in quanto considerato uno strumento che incita e invoglia alla guerriglia urbana.