Gli americani sono da sempre grandi estimatori del Bel Paese: dalla pizza alla carbonara, da Roma a Firenze, tanti sono i patrimoni che ci vengono invidiati da oltreoceano.
Una piccola parte della nostra tradizione però, in particolare quella veneta, sembra essersi trasferita momentaneamente a New York: dal 3 al 21 febbraio, infatti, si terrà nella città statunitense il grande evento titolato “Music and Arts from The Venetian Republic”, tre settimane di concerti, mostre, convegni e rappresentazioni teatrali che celebrano la città della Laguna.
Il festival, che ha visto la partecipazione di istituzioni come il Metropolitan Museum of Art e la Columbia University, mira ad indagare i più svariati aspetti di Venezia, dalla cultura alla cucina, dalla storia al folklore.
Tra le tante iniziative, la più interessante certamente “Memorie della Serenissima”: una mostra che narra la città veneta attraverso le opere e gli occhi degli artisti che nell’Ottocento vi hanno vissuto. La rassegna, allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura, è stata curata da Marco Bertoli, consulente della famosa Casa d’Aste di New York, Christie’s.
“Memorie della Serenissima” raccoglie tele e dipinti, provenienti da prestigiose collezioni private, realizzati dai maggiori interpreti della scuola veneziana del “vero”, con paesaggi marini visti da Piazza San Marco, scene di vita quotidiana nel Canal Grande e luminose vedute, tra gondole e tramonti.
Tra le 22 opere esposte, alcune di Guglielmo Ciardi, il più famoso paesaggista veneto, altre di Giovanni Boldini, Pietro Fragiacomo, Giacomo Favretto, Luigi Nono, Alessandro Milesi.
D’altronde, quale altro modo di celebrare la bellezza di Venezia se non con delle opere d’arte?