Secondo le previsioni, in America il rapporto debito/PIL potrebbe superare il 90% nei prossimi dieci anni, il più alto valore dalla seconda guerra mondiale. Intanto, in Europa si comincia a parlare della fine della politica monetaria espansiva e del rialzo dei tassi già a partire dal 2018.
Nel mondo
Da stamattina fino a giovedì proseguiranno senza sosta i negoziati sulla Brexit; Politico fornisce l’agenda completa e gli orari delle varie discussioni; l’argomento hot del momento riguarda il “prezzo di uscita” dal club europeo. Bruxelles sta chiedendo una somma compresa tra i 50 e i 75 miliardi di euro.
A settembre si terranno in Germania le elezioni per il nuovo Governo. Al momento il partito in testa è quello di Angela Merkel, con circa il 40% delle preferenze (Bloomberg).
In Italia
Secondo un sondaggio di Repubblica, in Italia i giovani pensano che per avere successo nel lavoro l’unica strada sia recarsi all’estero.
La società DBRS ha confermato il rating Italiano a BBB, con outlook stabile; secondo una nota dell’istituto vi è un consolidamento fiscale ma restano le debolezze strutturali come il settore bancario e il rapporto debito/PIL oltre il 133% (Ansa).
Accadde oggi
Nel 1995 l’indice Nasdaq chiude sopra i 1.000 punti per la prima volta.
Economia e mercati
Secondo i dati di questa mattina, la Cina è cresciuta del 6,9% nel secondo trimestre del 2017 battendo le aspettative, l’incremento è dovuto principalmente al settore immobiliare (BBC).
Questa settimana si riunisce la Banca Centrale Europea: gli analisti non si attendono un rallentamento del Quantitative Easing, che potrebbe, secondo un sondaggio, avvenire con l’arrivo del 2018.
Sempre in tema di politica monetaria europea, quasi la totalità degli economisti prevede la fine dell’acquisto di bond entro il 2018 e circa i due terzi si attendono che il tasso sui depositi aumenti entro l’ultimo trimestre del prossimo anno.
Entro i prossimi dieci anni, il rapporto debito/PIL per gli USA è atteso al 91%, il valore più alto dal 1947 (quando gli USA accumularono debito dalla seconda guerra mondiale).
Secondo il Wall Street Journal ecco alcuni scenari riguardo la Brexit, alcuni di questi sembrano essere impossibili. Dobbiamo attenderci di tutto?
In Europa la produzione industriale è cresciuta del 4,0% (anno su anno): non accadeva dal lontano 2011.
Quali sono i Paesi con la maggiore “influenza positiva”? In testa abbiamo il Canada, seguito da Australia e Germania.
Ecco in America quali sono i lavori più pericolosi (e quelli più pagati).
Occhio al dato
Oggi saranno pubblicati i dati sull’inflazione europea, mentre in America è atteso l’indice dell’Empire State Manufacturing.