Olio di Palma. Di Cosa Stiamo Parlando?

Sumatra è la sesta isola più grande al mondo. Posizionata a sud della Malesia, Sumatra possedeva, fino a pochi anni fa, una foresta tropicale incredibile (al punto tale da divenire, nel 2004, Patrimonio Mondiale dell'Unesco). Oggi, la natura di Sumatra è a rischio. L'Indonesia ha infatti di gran lunga centuplicato - negli ultimi quarant'anni - la produzione di olio di palma e anche Sumatra non è stata risparmiata. In dieci anni, nell'isola come nel resto dell'Indonesia, gli elefanti si sono dimezzati, le tigri sono diminuite del 75% (gli esperti dicono siano addirittura condannate all'estinzione in breve termine) e tutti gli animali - orango, scimmie e piccoli mammiferi - stanno vedendo scomparire il proprio habitat naturale. Ma il dramma non ha toccato solo il mondo animale: in Indonesia, sono oltre 45 i milioni di persone che vivono in prossimità delle foreste. Spesso le piantagioni vengono realizzate senza il consenso degli abitanti di quelle terre, che vedono i propri villaggi distrutti da bulldozer e ruspe.

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Se è vero che - complice l'aumento della popolazione, cinese soprattutto - entro il 2020 la domanda di olio di palma raddoppierà (WWF), è auspicabile una pronta risposta al problema: controlli efficaci, produzione sostenibile, coltivazioni certificate e rispetto di piani ben precisi. O scovare un degno sostituto. Alan Rival, direttore di ricerca del Cirad (un centro di ricerca francese per lo sviluppo dell'agricoltura), ha detto: "Per prima cosa, bisogna trasformare i principi RSPO in legge, poi stanziare le risorse necessarie per assicurarsi che queste leggi vengano applicate nella realtà". Nel 2014, soltanto il 18% della produzione mondiale di olio di palma è stata dichiarato certificato come sostenibile. Urge un drastico cambiamento.

Credits: wwf.panda.org / repubblica.it / savetigersnow.com