Essere sempre connessi, condividere storie con una rete di amici in diretta non ci aiuta ad essere meno soli. Più tempo trascorriamo sui social network, infatti, più aumenta la sensazione di essere socialmente isolati. A dirlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine da un gruppo di ricercatori dell’Università di medicina di Pittsburgh negli Stati Uniti.
La ricerca parte dal presupposto che piattaforme come Facebook, Snapchat e Instagram permettono di connettere le persone in maniera spassosa e virtuale, ma allo stesso tempo possono diventare territorio di luoghi comuni, clique e bullismo.
Per verificare l’esistenza di questa possibile relazione tra l’uso dei social network e la solitudine, i ricercatori, coordinati da Brian A. Primack, hanno inviato ad oltre 1700 americani, di età compresa tra i 19 e i 32 anni, un questionario mirato sulle loro abitudini sociali. Le domande sono state pensate per capire e valutare la frequenza di accesso e il tempo di permanenza sulle undici piattaforme più usate negli Usa: Facebook, YouTube, Twitter, Google Plus, Instagram, Snapchat, Reddit, Tumblr, Pinterest, Vine e Linkedin.
Dalle risposte ottenute è emerso che i partecipanti spendono in media più di un’ora al giorno sui social network e che il 27% di loro percepisce alti livelli di isolamento. Coloro i quali navigano sui social per più di due ore al giorno hanno il doppio delle probabilità di sentirsi sole rispetto a chi invece curiosa tra i profili per meno di mezz’ora al giorno. L’elaborazione dei dati ha quindi portato a concludere che le persone che frequentano di più le piattaforme sociali sono anche quelle che si sentono più sole.
Come sottolinea Brian A. Primack:
Le piattaforme social non sono quindi una giusta soluzione alla solitudine perché utilizzano tempo che potrebbe essere impiegato nell’approfondire le relazioni nel mondo reale piuttosto che in quello virtuale. Inoltre mostrano foto e video di amici e conoscenti che si divertono in situazioni in cui l’utente è stato volutamente escluso o non è partecipe. Infine i social hanno influenzato profondamente il modo in cui le persone percepiscono loro stesse e gli altri, creando forti sentimenti di invidia e di demoralizzazione al solo pensiero che gli altri utenti conducano una vita migliore e felice.
Però come spiega la stessa Elisabeth Miller, pediatra appartenente al gruppo di ricerca, i risultati tratteggiano un quadro generale di una nuova tendenza che sembra essersi delineata negli ultimi tempi, ovviamente ci sono anche persone che usano i social in modo intelligente e coscienzioso.