Snapchat Scricchiola, il Credito in Italia Aumenta

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Dopo l’iniziale euforia di Snapchat, il fantasmino in borsa ha bruciato circa 15 miliardi in 4 mesi in quanto sono affiorati dubbi sul modello di business, intanto in Italia i mutui concessi alle famiglie italiane sono aumentati dell’11%.


Nel mondo

Sembrano non fermarsi le proteste in Venezuela: dopo il referendum di qualche giorno fa, dove il 98% ha votato contro il cambio della costituzione da parte dell’attuale Presidente Nicolas Maduro, molta della popolazione è scesa in piazza a manifestare attuando un vero e proprio plebiscito (Ansa).

In Italia

La banca Unicredit ha venduto circa 17 miliardi di NPL (crediti deteriorati) ai fondi di Pimco e Fortress con il fine di cartolarizzarli (semplicemente trasformare dei crediti in prodotti finanziari da vendere sul mercato). L’operazione prevede una prima fase dove si costituiranno degli ABS (Asset backed securities) e una seconda dove verrà attribuito un rating a seconda del basket di crediti sottostanti (Repubblica).

L’Italia è tra gli ultimi Paesi dell’OCSE in termini di occupazione, tanto per dare un’idea la media degli occupati OCSE è del 67%; in Italia nel primo trimestre del 2017 siamo al 57,7% della popolazione in età lavorativa. Al momento peggio dell’Italia fanno solo Grecia (52,7%) e Turchia (50,9%). Qualche giorno fa abbiamo parlato del problema del lavoro in Italia enfatizzando “l’esercito degli inattivi“.

Il portale per cercar casa Airbnb non ha versato le tasse all’Agenzia delle Entrate in quanto impossibilitato ad adeguarsi a quanto previsto dalla nuova manovra del Governo.

Secondo il bollettino statistico della Banca d’Italia il numero di mutui concessi nel primo trimestre del 2017 è aumentato dell’11,7%. Le migliori performance si registrano nell’area del nord est. L’importo medio per ogni mutuo è stato di circa 114 mila euro (Corriere).

Accadde oggi

Nel 1898 viene annunciata la scoperta del polonio da Marie e Pierre Curie.

Economia e mercati

Buone notizie per Netflix, è infatti uscita la trimestrale che ha portato con sé un boom di nuovi utenti e ricavi superiori alle stime. Le attese davano un incremento degli abbonati di 3,2 milioni; i nuovi utenti hanno superato i 5 milioni. Gli utili sono aumentati del 60% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (Repubblica).

L’esordio in borsa di Snapchat dello scorso marzo fu da favola: conclusa la IPO da 3,4 miliardi di dollari, la capitalizzazione della società arrivò a toccare i 31 miliardi di dollari, a 27 dollari per azione. Tuttavia, dopo un report negativo di Morgan Stanley dubbioso sul modello di business del fantasmino, il valore della società è decisamente diminuito.

 

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Politica fiscale e politica monetaria a confronto nel mondo negli ultimi tre mesi: gli Stati Uniti si trovano in una fase restrittiva a livello monetario, e in una accomodante a livello fiscale; l’Italia invece, con la BCE, è ancora in una fase accomodante di politica monetaria (anche se non per molto ancora), mentre la politica fiscale è passata da accomodante a neutrale.
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Occhio al dato

Dal Regno Unito conosceremo il valore dell’inflazione di giugno. In Germania pubblicheranno il valore aggiornato dell’indice ZEW relativo alla fiducia degli investitori istituzionali di luglio. Dagli Stati Uniti attenzione ai prezzi all’importazione di giugno e all’indice NAHB, relativo al mercato immobiliare residenziale, di luglio.