Immaginate di trovarvi in casa da soli e di riportare su un braccio – accidentalmente, si spera – una grossa ferita. Immaginate ora che questa grossa ferita non voglia saperne di smettere di sanguinare copiosamente. Cosa fareste? Senza pensarci due volte, chiamereste qualche numero d’emergenza, ma altrettanto sicuramente, nel frattempo, tentereste di fermare l’emorragia. Ed è proprio qui che si presenta il problema.
Spesso, in stato di shock e con una mano fuori uso, è difficilissimo bendarsi e tentare di limitare i danni sull’arto ferito e anzi, nel caso si riuscisse nell’impresa, è complicato distribuire una pressione uniforme con la fasciatura, e la cosa è invece fondamentale, perchè se il taglio è profondo o ha reciso una vena, anche i secondi diventano preziosi. A proporre una soluzione al problema è stata una coppia di designer francesi: Julian Loïs e Inès Le Bihan. Product designer lui, industrial lei, hanno presentato il loro prodotto al James Dyson Award. Il progetto si chiama Uflex: si tratta di un bracciale con all’interno una banda metallica che si arrotola da sè sul braccio ferito. Come? Letteralmente “schiaffandolo” sull’arto.
Un dispositivo di pronto intervento all-in-one: Uflex, infatti, è un bracciale-garza e si gonfia da solo e una volta arrotolato sul braccio, non si stacca, grazie a delle strisce in velcro. In questo modo, la pressione applicata sulla zona lesa resta costante. Uflex ha due componenti al suo interno: polioli e isocianati che, quando vengono in contatto l’uno con l’altro, si espandono. Grazie a questo processo, una volta applicato, il bracciale si gonfia di circa 2.5 centimetri. Loïs, che ha prestato soccorso per molto tempo, sostiene che il prodotto potrebbe avere un buon numero di utilizzatori. “È una bella soluzione” ha confessato “economica ed efficiente“. Potrà salvare qualche vita? Forse dovremo aspettare ancora qualche tempo per testarla, per ora si tratta solo di un progetto.