Per determinare quanta massa subacquea va associata agli urti in superficie, i ricercatori hanno creato un modello scientifico usando le leggi di gravità calibrate dai reali rilevamenti che usano le navi in mare. Oltre ad aiutare i ricercatori a capire meglio le caratteristiche di quei fondali ancora non esplorati, Sandwell continua dicendo che le scoperte serviranno anche ai militari durante le loro operazioni sottomarine. "Quando si lancia un missile da un sottomarino, le sue caratteristiche di lancio vengono disturbate dal campo gravitazionale. Incide sulla sua prestazione, sul suo angolo di rilascio, e bisognerà correggerlo in qualche modo".
Ma molto più di questo, il lato più importante di queste scoperte - conclude Sandwell - è la conoscenza: scoprire finalmente cosa giace sotto le superfici dei nostri fondali marini. "Dobbiamo riuscire nel compito di realizzare mappe ad alta risoluzione ovunque sulla Terra".