Quante volte, dopo esservi trasferiti in una nuova città, vi è capitato di sentirvi come un pesce fuor d’acqua?Nei pianerottoli delle grandi città a malapena i vicini accennano un sorriso o alzano pigramente una mano come saluto. Ma ad ogni problema c’è una soluzione: come il web si è evoluto negli anni anche i vicini di casa sono diventati 2.0.
L’innovazione questa volta però non parte dalla Silicon Valley, ma da Bologna, più precisamente da una giovane coppia appena trasferitasi in via Fondazza, via storica del centro. Laurell Boyers, 34 anni, e suo marito Federico Bastiani, 37, sono infatti gli inconsapevoli pionieri delle cosiddette social streets, ovvero pagine Facebook, siti ed altre piattaforme social che mettono in contatto gli abitanti, appunto, di una stessa strada. Gli obiettivi che si erano posti i suoi fondatori erano quelli di facilitare la i rapporti tra dirimpettai per creare un tessuto sociale al di fuori del web. Tra le varie iniziative sorte dalla pagina Facebook della social street di via Fondazza non mancano infatti cene, feste di strada, progetti collettivi come mostre di fotografia o poesie appese en plein air.